Quando si accendono i termosifoni a Milano? Più tardi del previsto. Per fortuna che c’è l’ottobrata e le temperature sono ancora gradevoli, visto che a Milano il riscaldamento si potrà accendere soltanto a partire dal 29 ottobre prossimo. Lo ha deciso il Sindaco Beppe Sala.
Complice quindi il caldo di questi giorni a Milano, l’aumento delle Pm10 nell’aria e il bisogno di ridurre i consumi di energia, Sala ha firmato un’ordinanza che vieta l’accensione degli impianti di riscaldamento fino al 28 ottobre.
“Il provvedimento – sottolinea il Comune – è in continuità con il piano nazionale di contenimento dei consumi di gas (dl Cingolani), che prevede, al fine dell’abbattimento dei consumi di gas naturale, l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento” e “rafforza l’attenzione dell’amministrazione per la tutela e la qualità dell’aria respirata dai cittadini e cittadine visto che gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante, anche se non la principale, fonte di emissioni elementi di inquinanti atmosferici”.
A partire dal 29 ottobre a Milano il riscaldamento si potrà accendere per 13 ore al giorno; la data di spegnimento è fissata al 7 aprile.
Quando si accendono i termosifoni a Milano: per chi vale l’ordinanza
L’ordinanza che stabilisce quando si accendono i termosifoni a Milano si applica ad uffici e abitazioni, ma non a ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché per le strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali. Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.
Cosa dice il Dl Cingolani
In risposta a quanto previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale, il ministro uscente della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto cosiddetto Cingolani. Questo prevede anche la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, un’ora in meno di riscaldamento al giorno e riscaldamenti accesi per un periodo più breve, con un accorciamento di 15 giorni della stagione invernale.
Queste regole non valgono però per le città ubicate in zona F, ovvero le più fredde della penisola, che possono accendere senza limitazioni gli impianti di riscaldamento centralizzati.