Matteo Renzi non si recherà in Quirinale per le consultazioni con il capo dello Stato Sergio Mattarella: il rappresentante per il Terzo polo sarà Carlo Calenda. Con lui i capigruppo e il presidente di Italia Viva Teresa Bellanova, in rappresentanza del leader di partito. Avvisaglie di una frattura nel Terzo polo? Non per il leader di Azione, che ha voluto spegnere sul nascere le polemiche:
Con Renzi ci sentiamo tutti i giorni e lui ha fatto un passo indietro: andrò con i due capigruppo e Teresa Bellanova che è la presidente di Italia Viva. Renzi non verrà, ha molti impegni all’estero e parlerà in Aula.
Secondo il programma di La7 L’aria che tira, ci sarebbe tuttavia un clima di “gelo” tra Renzi e Calenda, nonostante le ripetute smentite dell’ex presidente del Consiglio. Il leader di Azione, intanto, ha confermato come il Terzo polo non sembri intenzionato a partecipare alla votazione per i vice presidenti di Camera e Senato, come dichiarato a Tg1 Mattina. Fronte comune sui capigruppo: al Senato ci sarà la renziana Raffaella Paita e alla Camera il calendiano Matteo Richetti.
Rapporti tesi tra Renzi e Calenda?
La coalizione sembra scricchiolare soprattutto sulla strategia politica da adottare. A chi gli chiedeva se il Terzo Polo fosse disposto ad entrare in maggioranza, Calenda ha voluto mettere in chiaro le cose.
Io no, per Renzi dovete chiedere a Renzi. Azione e Italia Viva sono due partiti separati.
Dopo l’elezione di Ignazio La Russa come neo presidente del Senato, resa possibile anche grazie ai voti dell’opposizione, il leader di Azione ha dichiarato domenica sera a Che tempo che fa che “se fossero stati i senatori di Renzi sarebbero stati quattro”, lasciando intendere di avere dubbi su Renzi. In vista dell’incontro con il presidente della Repubblica, Calenda è pronto a rivolgere il suo appello: “c’è una opposizione che ha preso quasi l’8%, che è in crescita, e che non ha alcuna figura di garanzia”.