Curioso caso di cronaca a Milano, dove un 52enne canadese ma residente tra Inghilterra e le isole Bahamas è stato arrestato dalla polizia locale: il suo nome è Craig Auringer ed era ricercato a livello internazionale per frode finanziaria.

A emettere il mandato di cattura fu lo scorso aprile la Procura di New York nella ricostruzione di un’operazione di “pump and dump” che ha generato profitti complessivi per 145 milioni di dollari (più o meno la stessa cifra in euro). Fermato in via Manzoni, a pochi passi dall’hotel meneghino in cui alloggiava, Auringer aveva superato senza alcun problema i controlli all’aeroporto di Malpensa e nel check-in della struttura. A tradirlo esclusivamente la sfortuna di un controllo “casuale” degli agenti.

Chi è Craig Auringer

Craig Auringer si trova al momento in stato di fermo presso il carcere di San Vittore, in attesa di essere estradato negli Stati Uniti dove è ricercato per truffa. Lo ha stabilito l’Ufficio prevenzione generale del Comune di Milano, in attesa della decisione ultima della Corte d’appello

In un documento particolarmente dettagliato, la Sec (l’organo di controllo finanziario americano) ha ricostruito il modus operandi di “The Group”, una banda di speculatori internazionali che avrebbe messo in atto un raggiro finanziario con il metodo “pump and dump”.

In breve e con parole semplici, il sistema consiste nell’acquisire azioni di piccole società sul mercato internazionale a buon mercato per poi rivenderle a prezzi gonfiati (il “pompaggio” appunto). Per riuscire nell’operazione, la banda si serviva di investitori esterni e di campagne di promozioni fittizie usando false informazioni (il “dumping”, ossia lo scaricabarile).

Le prime transazioni sospette risalirebbero all’ormai lontano 2006, mentre il coinvolgimento di Auringer ebbe inizio qualche anno fa, ossia nel 2010, come ricettatore di veicoli omnibus offshore, per nascondere il fatto che era il beneficiario di attività illecite.