Secondo mese consecutivo in rialzo per il mercato dell’auto in Europa, che a settembre registra +7,9% nell’area Efta (+9,7% in quella Ue, dati Acea): nel primo dato sono compresi Svizzera, Islanda, Norvegia e Regno Unito
Poco più di un milione le immatricolazioni, anche se il saldo su base annuale è ancora fortemente negativa (-9,7%).
Mercato auto Europa, ok Germania e paesi emergenti
Prove di recupero per il mercato dell’auto in Europa, area Efta inclusa, anche se nel commento ai dati di Acea non si scorgono tracce di eccessivo ottimismo. Il motivo è duplice, il primo riguarda il confronto diretto con il 2021 quando la crisi dei chip dilagò facendo schizzare in alto i prezzi e aumentando a dismisura i tempi di consegna delle auto; il secondo è dato dal flop degli incentivi sulle auto elettrificate che dovrebbero trainare la svolta green del Vecchio Continente.
Nei mercati rilevanti è la Germania a segnare l’incremento maggiore, +14,1%, mentre a livello assoluto è l’Irlanda a registrare un vero e proprio boom (+42,2%). Seguono Romania (+33,4%), Grecia (+30,2%) e Belgio (+16,8%).
Per quanto concerne i gruppi automobilistici e i marchi, la galassia Volkswagen è trainata dall’ottimo dato di Skoda (+41%), con un +20,4% complessivo. A Stellantis non basta l’exploit di Alfa Romeo (+57,3%, attribuibile agli ottimi dati di prevendita della Tonale), pesa il contrappasso dato da Jeep (pesante -49%): -2,6% il dato aggregato. Molto bene anche Mercedes (+34,8%), MINI (+32,7%) e Lancia (+25,9%), male Opel/Vauxhall (-12,8%), Seat (-9,8%) e Renault (-9,5%).
I dati dell’Italia
Spostando rapidamente il focus sull’Italia, +5,4% è il dato Acea di settembre (circa 111mila veicoli immatricolati).
Qui i dati sono decisamente diversi per Stellantis, che guadagna il 7,2% spinta dall’intramontabile trio Fiat Panda, Fiat 500 e Lancia Ypsilon (ma si conferma il crollo di Jeep, unico marchio in perdita).
Molto simile il valore del gruppo VW, trascinato dallo strepitoso +120% di Skoda e dall’ottimo +65% di Audi (mentre la stessa Volkswagen perde l’11%).
Spinge forte il gruppo tedesco Daimler (Mercedes e Smart, +43%) così come Toyota (a sua volta +43%). Vistoso flop per Renault (-23%) e per il gruppo Hyundai-Kia (-17%). Vero e proprio boom dell’auto di importazione cinese, i cui volumi cominciano a farsi considerevoli.