“Lorenzo, affetto da sarcoma di Ewing, ultimamente è costretto a stare a casa con poca mobilità. Mi piacerebbe che avesse la possibilità di interagire con più persone possibili. Scrivetegli lettere, raccontategli il mondo là fuori”. È l’appello lanciato sui social da Francesca Ferri, la mamma di Lorenzo Bastelli: il ragazzo abita a Castel San Pietro Terme con la sua famiglia, sta per compiere 14 anni (il suo compleanno è il 10 novembre) ed è iscritto al primo anno del liceo scientifico, a Bologna, ma non può andare a scuola e frequentare i suoi coetanei per via delle complicazioni dovute alla sua malattia, il sarcoma di Ewing, che lo costringono a non uscire.

L’appello di Francesca sui social: “Mio figlio ha il sarcoma di Ewing, aiutatelo”

“Il periodo è un po’ difficile per Lorenzo. È un momento di passaggio per lui, i vecchi compagni di classe stanno percorrendo strade diverse e i nuovi li conosce poco; nonostante adori studiare al liceo scientifico e sia bravissimo in matematica, questo è un momento un po’ faticoso”, scrive Francesca in un lungo post pubblicato su Facebook. La sua idea è quella di rendere il figlio meno solo, chiedendo, anche a chi non lo conosce personalmente, di scrivergli una lettera, raccontargli chi è, cosa fa, com’è il mondo fuori.

Da anni Lorenzo segue le lezioni a distanza, scrive Repubblica. La diagnosi era arrivata a inizio 2019 e i medici avevano dato al giovane il 30% di sopravvivenza ma, come spiega ora la madre, il tumore non si riesce a debellare. Da lì una sopravvivenza scandita dal dolore, fisico e psicologico, per il ragazzo, che “era di una solarità incredibile: giocava a basket, suonava la batteria, era scout, faceva di tutto”, prima di essere costretto a fermarsi e passare molto tempo da solo. In questa solitudine, racconta Francesca, “il dolore si amplifica, perché quando sei col dolore, lo vivi pienamente e lo stato ansioso si amplifica ancora di più”. E allora, è per distrarlo dalla sofferenza della malattia, che ha pensato di lanciare il suo appello per far ricevere a Lorenzo “una lettera, un disegno, una foto di un animale, fotografie, che lo porterebbero ad alleggerire i suoi pensieri”.

Chi desiderasse aiutarlo, può indirizzare la posta a: Lorenzo Bastelli – Via Berlinguer 71/B – 40024 Castel San Pietro Terme (BO).

Cos’è il sarcoma di Ewing?

Si tratta di un tumore che può localizzarsi in varie aree del corpo e che, pur potendo comparire a qualsiasi età, è più frequente negli adolescenti e nei giovani adulti. Nella maggior parte dei casi si sviluppa nelle osse, ma può interessare anche i tessuti molli adiacenti all’osso ed è il risultato di una o più alterazioni genetiche che si verificano dopo la nascita, provocando una moltiplicazione incontrollata di cellule in cui è avvenuta l’alterazione. In più dell’80% dei casi (in Italia se ne registrano meno di 100 ogni anno), la mutazione consiste nello scambio di materiale genetico tra il cromosoma 11 e il 22: un trasferimento di cui non si conoscono le ragioni, che coinvolge soprattutto i geni EWSR1 e FLI1, che si fondono e producono una proteina anomala che, in ultima analisi, è responsabile dello sviluppo del tumore, che provoca un dolore sempre peggiore nella sede di origine. Una volta diagnosticato, si cura con l’impiego combinato di chemioterapia, chirurgia (per rimuovere l’origine del tumore) e radioterapia; il 70% circa dei pazienti riesce a guarire, a patto che al momento della diagnosi il tumore non abbia già raggiunto altri tessuti o organi. In questo caso, più complicato, si parla di metastati e la percentuale di sopravvivenza scende al 30%. Per questo è molto importante evitare errori diagnostici.