Giulio Terzi di Sant’Agata, Senatore di Fratelli d’Italia è intervenuto nella trasmissione di Cusano Italia Tv “L’Imprenditore e gli altri” condotta da Stefano Bandecchi con il Rettore dell’Unicusano Fabio Fortuna e Gianluca Fabi, Direttore delle news del Cusano Media Group
Terzi: “Fare gli interessi dell’Italia in modo trasparente”
Terzi di Sant’Agata, già ministro degli Esteri nel governo presieduto da Mario Monti, ha anche parlato della necessità di tutelare a livello internazionale gli interessi del nostro Paese, sottolineandone l’importanza:
“Certamente dobbiamo fare i nostri interessi in Europa, ma dobbiamo farli in modo aperto, lecito, trasparente. Non dobbiamo fare i furbetti, perché purtroppo abbiamo un poco l’handicap nella nostra reputazione di diversi decenni che quando si tratta di gestire fondi europei, di stanziare fondi di coesione, di attuare programmi -anche, mi dicono, in alcuni casi del pnrr e sulle energie rinnovabili – ma soprattutto negli anni recenti, la fama dei furbetti non abbiamo bisogno di farla noi soltanto perché tanto ce la appicciano addosso gli altri comunque, perché le cose non vanno sempre tanto bene. Quello che è importante in questo momento di grave emergenza per il consumatore italiano e le aziende italiane è avere tutte le carte in regola, con trasparenza, in coesione a quelli che sono gli impegni occidentali, atlantici ed europei nella questione gravissima dell’Ucraina. Della guerra in Europa che si sta sviluppando. E fare tutte le pressioni affinché i furbetti dall’altra parte magari chi gioca su un mercato sporco, ad Amsterdam etc. vengano messi all’angolo e cambino rotta“.
Energia, Terzi: “Negli anni il nucleare demonizzato”
Sul tema dell’energia, non si può non parlare di nucleare. Una questione che il popolo italiano ha già bocciato due volte in passato. Eppure, secondo l’Ambasciatore, tanto è stato fatto per far apparire le tecnologie nucleari peggiori di quanto siano in realtà:
“È una decisione delicatissima per quanto è stato fatto in tema di demonizzazione dell’energia nucleare. Demonizzazione senza senso perché noi compriamo l’energia nucleare a poche decine chilometri dai nostri confini. E qui non abbiamo alcuna obiezione, neanche nel contribuire alla costruzione di reattori nucleari appena fuori dai nostri confini per comprare l’energia di quei reattori, mentre invece ci priviamo di tutto il patrimonio industriale, scientifico, tecnologico e di produzione di energia che sarebbero di centrali nucleari di ultima generazione, ridotte, realizzabili in molto meno tempo rispetto a quelle grandi centrali ad acqua pressurizzata o a uranio arricchito del passato e che potrebbero costituire sicuramente una risposta“.
Biden contro l’Italia: “Non drammatizziamo”
Infine, sulle parole che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rivolto al nostro Paese (“Putin voleva dividere la Nato. E guardate cosa è successo sul fianco orientale dell’Alleanza. La Polonia resiste, ma che mi dite dell’Ungheria? E guardate cosa è successo di recente in Spagna e Italia”, ndr), Giulio Terzi di Sant’Agata – già Ambasciatore italiano a Washington – non si dice “di certo felice”:
“Devo constatare che la dichiarazione ufficiale sul successo elettorale del centrodestra è stata espressa formalmente, ed è stata sottolineata in un incontro che ho avuto all’ambasciata americana, è che il governo americano, con questa amministrazione, è desiderosa e ansiosa di stabilire le migliori relazioni con il nuovo governo che uscirà dalle ultime elezioni. Anthony Blinken (segretario di Stato americano, ndr) non ha fatto nomi né ha nominato i partiti della coalizione. Ma l’affermazione è chiara, ed è una affermazione che è uscita dalla Casa Bianca, a livello del ministro degli Esteri (in America il segretario di Stato svolge il compito del nostro ministro degli Esteri, ndr) ed è quella che vale. È chiaro che è una situazione talmente tesa che, parlando in toni carichi ed appassionati ad un pubblico di democratici per dimostrare i rischi che esistono nelle competizioni elettorali in rapporto alle formazioni diverse rispetto ai democratici americani, possono succedere. Sicuramente non è piacevole leggere queste cose, ma credo non debbano essere drammatizzate, perché sono questioni di polemica interna: quante volte leggiamo e sentiamo espressioni non così riguardose nei confronti di Trump, di Biden o di altri politici americani”.