Nel cimitero di Poggioreale c’è stato un nuovo crollo che ha lasciato delle bare sospese nel vuoto, mentre altre sono state danneggiate. A cedere è stata la facciata con i loculi di marmo della congrega della Resurrezione. Si tratta del secondo crollo da gennaio, dove in quel caso ci furono danni pesanti a centinaia di loculi, con la Procura di Napoli che aprì un indagine portando alla chiusura dell’aerea interessata.

Il crollo nel cimitero di Poggioreale

Non c’è pace per i defunti del cimitero di Poggioreale, interessato da un nuovo crollo, avvenuto nelle ore scorse, che ha portato allo sventramento della Cappella della Congrega della Resurrezione. Le bare sono visibili a centinaia di metri di distanza, con alcune di queste che sono rimaste in bilico a grandi altezze, rendendo complicato e pericoloso il recupero delle stesse.

La Congrega della Resurrezione si trova in una delle zone aperte del cimitero di Poggioreale, a poca distanza dal forno crematorio e dal cancello Balestrieri. Un’area distante dalle palazzine delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi crollate il 5 gennaio 2022, quando 300 loculi furono distrutti. Le cause furono individuate nei lavori del cantiere per la metropolitana che passa proprio nei pressi del cimitero, con la procura di Napoli che indagò 20 persone. Il 30 settembre, poi, le congreghe erano definitivamente crollate, con la Procura della Repubblica di Napoli che, nel luglio scorso, aveva ipotizzato il reato di disastro colposo, procedendo alla notifica di venti avvisi di garanzia.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco allertati da alcuni abitanti della zona. Le immagini delle bare penzolanti nel vuoto e fuoriuscite dai loculi distrutti, sono le stesse che a gennaio scorso avevano scosso l’intera città e hanno riaperto la ferita in quei familiari che hanno visto sgretolarsi i loculi dei propri cari e che da mesi stanno portando avanti la loro battaglia per riavere almeno le salme