Un ciclista riminese è rimasto gravemente ferito dall’esplosione di una bomboletta spray mentre stava pedalando lungo la statale Santarcangiolese, in provincia di Rimini. Fondamentale la tempestività dei compagni di bicicletta che hanno prontamente fermato l’emorragia in attesa del 118, salvandogli con ogni probabilità la vita.
Nella giornata di ieri, Domenica 16 Ottobre, un ciclista è stato gravemente ferito dall’esplosione di una bomboletta spray mentre era in sella alla sua bicicletta a Rimini.
L’uomo, un riminese di 51 anni, è rimasto coinvolto in un assurdo incidente che poteva addirittura costargli la vita, se non fosse stato per la prontezza dei compagni di bicicletta.
Una bomboletta spray di azoto liquido, di quelle usa e getta impiegate per gonfiare le ruote delle bici, è letteralmente esplosa mentre il cicloamatore stava pedalando.
Il gruppo di ciclisti, in tutto una dozzina, stava percorrendo la statale provinciale SP14 “Santarcangiolese” nei pressi della frazione Ponte Verucchio, in provincia di Rimini, sfruttando le buone condizioni meteorologiche per un giro domenicale.
La ricostruzione dell’accaduto è stata comunicata proprio dai cicloamatori, amici dell’uomo rimasto ferito.
Mentre i ciclisti stavano pedalando di rientro dalla passeggiata e quindi in direzione verso le proprie abitazioni a Torre Pedrera (RN), hanno sentito un tremendo boato, come un’esplosione e hanno subito visto il loro compagno steso a terra, in un lago di sangue.
La bomboletta spray era riposta nel borsellino sotto la sella e nello scoppio ha prima distrutto la custodia e poi si è conficcata come un proiettile nel polpaccio del ciclista. L’uomo è subito caduto a terra e ha iniziato a urlare per il dolore.
Al momento non è chiaro quali siano le cause dell’esplosione della bomboletta spray: non da escludere un difetto di fabbrica o anche un’elevata esposizione ad alte temperature che ha modificato la pressione del gas interno. È altresì possibile che l’oggetto non fosse integro e che sia passato molto tempo dall’ultimo utilizzo. Tutte queste ipotesi dovranno essere verificate anche per capire se la causa sia imputabile direttamente al produttore e se l’accidentale esplosione possa capitare anche in altri prodotti.
Rimini esplosione bomboletta: la prontezza degli amici
Accortisi della caduta del compagno, gli amici che erano con lui si sono immediatamente fermati per prestargli soccorso e hanno allertato il 118, spiegando agli operatori sanitari che la bomboletta era entrata quasi interamente nel polpaccio, provocando una copiosa perdita di sangue.
In attesa dell’ambulanza, i ciclisti si sono prodigati per soccorrere l’amico ferito ed arrestare per quanto possibile l’emorragia. La gamba dell’uomo è stata sollevata e la fuoriuscita di sangue è stata rallentata da una sorta di laccio emostatico realizzato con mezzi di fortuna.
Accorsi sul posto i sanitari del 118 hanno prestato le prime cure al ciclista e poi l’hanno portato all’ospedale “Infermi” di Rimini. Le condizioni dell’uomo sono per fortuna risultate meno gravi di quanto si temesse all’inizio, ma è stato necessario un intervento chirurgico per rimuovere il corpo estraneo e tutte gli altri frammenti della bomboletta conficcatisi nella gamba.
Dai primi esami, l’incidente ha provocato una seria lesione ai muscoli al polpaccio e nelle prossime ore l’uomo verrà sottoposto ad ulteriori accertamenti.
Gli amici del ferito, ancora sotto shock per l’accaduto, hanno sottolineato la singolarità della vicenda:
“Mai vista una cosa del genere in tanti anni che andiamo in bici. Ora speriamo che possa guarire presto e rimettersi completamente dal grave incidente.”
L’utilizzo di questo tipo di bombolette spray è molto diffuso tra i ciclisti, amatori e professionisti, perché consente una riparazione immediata a seguito di piccole forature, senza interrompere l’attività sportiva. I vantaggi in termini di tempo se paragonati al semplice gonfiaggio o ad una riparazione standard della camera d’aria sono enormi. Questi prodotti infatti sono in grado di tappare il buco creato nella gomma e contemporaneamente rigonfiarla grazie alla pressione esercitata dal gas. Le operazioni sono velocissime e consentono l’immediato utilizzo della bicicletta.