Smog Milano: preoccupano i dati diffusi dall’associazione “Cittadini per l’aria”, secondo la quale il livello di biossido di azoto nella città sarebbe parecchio oltre il limite, con oltre 110mila bambini e ragazzi a rischio ogni giorno.

Smog Milano: i dati diffusi dall’associazione “Cittadini per l’aria”

L’associazione “Cittadini per l’aria” ha elaborato una mappa interattiva in cui si mostrano i livelli di biossido di azoto (No2) nelle singole vie della città di Milano, mettendo in evidenza le oltre mille scuole del capoluogo lombardo, tra pubbliche e private: sarebbero oltre 110mila, stando allo studio, i bambini e i ragazzi che ogni giorno respirano aria nociva a causa della cappa di smog che sovrasta molte scuole, situate nei pressi delle grandi arterie di scorrimento, quelle dove i livelli di inquinamento sono più alti. Sono i dati rivelati in anteprima dal Corriere della Sera. Oltre il 50 per cento delle scuole si trova, in effetti, in zone o quartieri in cui il livello di inquinamento è parecchio oltre il limite. In zona Loreto, uno dei quadranti più trafficati, il biossido di azoto è intorno ai 50 microgrammi per metro cubo per media annuale, rispetto ai 40 previsti dalla normativa europea. L’altro 45 per cento delle scuole si trova invece in aree che rispettano la soglia, ma di poco e, stando alle raccomandazioni dell’Oms, anche lì l’aria che si respira è altamente tossica e può provocare danni anche gravi per la salute, aumentando il rischio di mortalità e di infarto per gli adulti e di patologie respiratorie per i bambini e i ragazzi. Per Anna Gerometta, presidente dell’Associazione, non si può più perdere tempo:

È responsabilità della città, partendo da chi la amministra, proteggere le nuove generazioni affinché il loro sviluppo non venga alterato dall’aria che respirano e, in generale, la salute di tutti i cittadini di Milano. Per questo oggi serve dare spazio alla mobilità attiva e non inquinante, attuare subito la preferenziazione dei mezzi pubblici, e fare funzionare davvero Area C e Area B, riducendo le deroghe, estendendone gli orari, eliminando Move in e, non ultimo, attivando controlli efficaci della circolazione interna alle due aree.

Cosa diceva l’ultimo report dell’Arpa e i rischi per i più deboli

Secondo l’ultimo report dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) sulla qualità dell’aria in Lombardia, a differenza di altri inquinanti come le polveri sottili, per i quali negli ultimi anni si è verificata una progressiva tendenza alla riduzione, che ha permesso di rispettare alcuni parametri di legge, la concentrazione media annua di No2 a Milano è stata di 44 microgrammi per metro cubo nel 2021. Una situazione preoccupante, che, come ha sottolineato Francesco Forastiere, tra i maggiori epidemiologi italiani, “colpisce soprattutto i più deboli: i bambini ancora nel grembo della mamma, riducendo la loro crescita, i bambini nei primi anni di vita, aumentando la frequenza d’infezioni respiratorie, provocando crisi di asma, ritardando la crescita cognitiva e l’apprendimento; infine gli anziani, con l’aumento di problemi respiratori, cardiovascolari e neurologici, favorendo una mortalità precoce. Si tratta di un pericolo infido e sottile, difficile da riconoscere, che però la scienza è stata in grado di scovare. Le azioni per evitare questo insidioso pericolo sono tante, basta avere il coraggio di applicarle”.