Oggi si celebra la Giornata dell’alimentazione e in Italia la situazione non è delle migliori: come afferma Coldiretti, infatti, sono circa 2,6 milioni gli italiani che hanno difficoltà a comprare cibo, tra questi ci sono circa 500mila bambini. Sono sempre di più le persone che chiedono aiuto alle associazioni benefiche per mangiare.
Giornata dell’alimentazione, l’allarme di Coldiretti
Il rincaro dei prezzi mette in difficoltà gli italiani anche per acquistare beni alimentari: in occasione della Giornata dell’alimentazione Coldiretti fa il punto della situazione in Italia, dove sono circa 2,6 i milioni di italiani senza cibo. La maggior parte di queste persone chiede aiuto alle associazioni benefiche per poter mangiare: i nuovi poveri sono per lo più pensionati, disoccupati, famiglie con bambini ma anche coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere e lavoratori a tempo determinato oppure con attività colpite sia dalle misure contro la pandemia che dalla crisi energetica.
Le forme di sostegno a queste persone in difficoltà sono per lo più le mense per i poveri e la consegna dei pacchi alimentari a casa, quest’ultima tipologia è la più richiesta dai bisognosi in quanto provano meno imbarazzo rispetto a mangiare nelle mense delle strutture caritatevoli. Sempre secondo le stime di Coldiretti il numero delle persone in difficoltà è destinato a crescere visti i problemi agli approvvigionamenti di cereali, alla crescita dei prezzi dei beni alimentari e alla crisi energetica, tutti fattori scatenati dalla guerra in Ucraina.
Cresce la beneficenza
Nonostante la situazione non sia delle migliori, oltre al numero di persone in difficoltà cresce anche la beneficenza nel nostro Paese: oltre alle associazioni dedicate, sono sempre di più le iniziative di volontariato da parte delle imprese e dei singoli cittadini, a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica. Le associazioni benefiche hanno aiutato circa 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 persone senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni) e 31.846 disabili.