Paul Newman con il libro Vita straordinaria di un uomo ordinario regala a lettori e spettatori una sorpresa grande, che sarà disponibile a partire dal 18 ottobre. All’interno c’è tanta storia del cinema e desiderio di raccontarsi, aprirsi al mondo tra esperienze, ricordi e incontri che hanno formato la sua vita, la sua carriera e la sua intimità.
Ha raccolto testimonianze di tutti coloro che lo hanno accompagnato nel suo lavoro, la famiglia, gli amori. Le voci si confrontano e si intrecciano tra le pagine. Il libro è stato scritto grazie a Stewart Stern: caro amico di Newman, sceneggiatore. La decisione di iniziare l’autobiografia è stata presa nell’ormai lontano 1986.
Il divo di Hollywood si è spento nell’ormai lontano 2008. Aveva 83 anni. Avremo un libro pubblicato postumo, capace di ricostruire con cura tutti i tasselli della vita di Newman.
Paul Newman libro: Vita straordinaria di un uomo ordinario
Il titolo del volume è Vita straordinaria di un uomo ordinario. Paul Newman nel libro vuole raccontarsi in modo sincero. Lo fa raccogliendo contenuti inediti, ricchezza nelle sorprese, nelle scoperte, tra le notizie più celate riguardano la sua vita.
Il libro arriva in Italia edito da Garzanti, il 18 ottobre. Nello stesso momento, alla Festa di Roma viene proiettata The Last Movie Stars, la docu-serie targata HBO Max e diretta da Ethan Hawke, con produzione di Martin Scorsese. Sono sei episodi, sei scorci di celebrazione per la celebre coppia formata da Joanne Woodward e lo stesso Newman.
Un’atmosfera unica e imperdibile per l’autobiografia, cucita dalla preziosità di testimonianze inedite, tra amici, parenti, colleghi del mondo dello spettacolo.
Ne compaiono numerosi: Tom Cruise, George Roy Hill, Martin Ritt e John Huston, solo per citarne alcuni. Un volume curato da David Rosenthal, con prefazione della figlia stessa di Paul: Melissa Newman. Un volume che lancia già così le sue premesse. Tra tanti nomi, contributi e collaborazioni, si promette di lasciare al mondo qualcosa di vero, speciale, di autentico.
C’è tutto ciò che è intimo, personale e tipico della vita di ogni giorno per Newman. Nel libro, convivono i momenti difficili dell’infanzia, non mancano i dettagli nella descrizione del suo stato emotivo, delle sue insicurezze, del mondo fatto di corse e conquiste non sempre andate a buon fine.
La dipendenza con l’alcol, il primo matrimonio e la rivalità con personaggi come James Dean o Marlon Brando. Tutti scorci di vita, temi toccanti, difficili, messi nero su bianco in un’autobiografia che già dalle anticipazioni sa lasciare il segno.
Paul Newman nel libro racconta il rapporto con il figlio Scott
E si sofferma tra le pagine, Newman, sulla figura importante di suo figlio Scott e sulla tragedia che gliel’ha portato via.
Lo ha perso nel 1978 quando aveva soltanto 28 anni per via di un’ overdose da droga e alcol. Proprio suo figlio, il rapporto con lui, l’insicurezza che prova Paul, sono spesso nel libro oggetto di angosciata confusione. Newman descrive il legame come una serie di non detti. E’ come se non riuscisse a rendersi conto che il ragazzo “potrebbe non voler essere come me e guidare un’auto da corsa o un cavallo”, scrive, per esempio nel libro. Continua con “Non ho mai pensato di dirgli: ‘Scott, ti piacerebbe uscire a cavallo? E non è un grosso problema se non vuoi farlo.’ ” Dubbi e perplessità sul loro rapporto: si parlavano, si ascoltavano a vicenda? Questo e molto altro nel libro autobiografico di Newman.
Il legame con Joanne, l’uomo oltre il divo
Il punto veramente commovente riguarda la relazione con Joanne Woodward. Un amore profondo e complesso il loro, mille sfumature di un mondo che va così raccontato. Il suo matrimonio con lei è durato 50 anni, ma non ha avuto un inizio tanto roseo. Newman sostiene nel libro che la relazione con lei sia cominciata con un’infedeltà che difficile: voleva dire fare una scelta, lasciare la sua prima moglie e i loro tre figli. Descrive gli alti e bassi della loro coppia, le paure e le ansie nate dorante la relazione.
Non tutti conoscono il vero Paul Newman, l’essere umano dietro la celebrità. Vita straordinaria di un uomo ordinario fa proprio questo. Permette a tutti di avvicinarsi e scoprire chi ci sia dietro: l’uomo oltre la grande star di Hollywood.
Stuart Rosenberg, che è stato accanto a Newman nella direzione di Cool Han Luke nel 1967 ce lo descrive così:
“Paul è una persona estremamente inibita e dolorosamente timida. Combatte tutto il tempo, combatte tutte le sue qualità nervose. Ma succede una cosa strana quando combatti in quel modo e vinci. . . . Ciò che rende Paul così terribilmente interessante come attore è che c’è sempre questa disperazione per vincere quella battaglia”.