Nuova alba sulla guerra in Ucraina, vediamo le ultime notizie.
Sui quotidiani locali spicca l’attacco missilistico compiuto nel centro cittadino di Donetsk, regione controllata dai filorussi. Colpito l’edificio dell’amministrazione comunale, in particolare l’ufficio di rappresentanza del sindaco Alexei Kulemzin. Il razzo ha completamente devastato la stanza, rompendo finestre e facendo crollare il soffitto. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di almeno tre missili americani Himars, tra i più potenti in circolazione. Due le persone ferite.
Guerra in Ucraina, le notizie dal fronte
La guerra in Ucraina si apre con un attacco missilistico nel centro di Donetsk, roccaforte filorussa in Donbass. Dall’altro lato del Paese è stata invece una giornata particolarmente caotica con allarmi antiaereo in quasi tutti gli oblast (regioni) centro-occidentali, specialmente Kiev (dove è a rischio anche il sistema elettrico).
Sul fronte dei combattimenti sul campo si segnalano tentativi di controffensiva ucraina a Berislav (Kherson), respinto dalle truppe russe, e a Kupyansk (Kharkiv). Il governatore ucraino della regione di Lugansk, Sergei Gaidai, ha riferito che i russi rimangono ancora fortemente presenti sul territorio della regione.
Sul versante internazionale, ieri il vice primo ministro ucraino Stefanishyna ha riconosciuto il coinvolgimento della NATO nel conflitto tra Russia e Ucraina.
A proposito di conflitto, alcuni esperti britannici e americani stimano le previsioni in vista dell’arrivo della stagione invernale, che dovrebbe rallentare le operazioni via terra. Per l’intelligence le scorte di armamenti del Cremlino sono piuttosto scarse. Se l’Occidente confermerà il supporto compatto nella fornitura di armi a Kiev, la guerra prenderà una nuova direzione, forse anche definitiva. La Russia cercherà in tutti i modi di tenere unito il fronte in prima linea.
Gli aggiornamenti oltre confine
Chiudiamo la rassegna con due notizie di carattere internazionale.
Il primo riguarda il botta e risposta tra il capo del comitato militare della NATO, Rob Bauer, e l’ambasciatore cinese in Islanda, He Rulong: Bauer ha affermato che la Cina “non condivide i valori della NATO e sta minando l’ordine internazionale basato sulle regole, e ha domandato al collega perché la Cina non abbia ancora condannato l’operazione russa in Ucraina.
La Cina, che da oggi apre i lavori per il 20° Congresso del PCC, ha inoltre diramato un ordine di evacuazione per i residenti in Ucraina.
La seconda notizia arriva dal Tagikistan, dove il presidente Emomali Rahmon si è rivolto in maniera abbastanza chiara Vladimir Putin, facendo intendere che un trattamento analogo a quello riservato all’Ucraina non sarà gradito. Nessun ritorno al passato, insomma.
Inoltre il Cremlino ha rilasciato questa nota dove dichiara che la Nato sta rallentando l’operazione.
“L’assistenza della Nato all’Ucraina complica la situazione, non influenza in alcun modo gli obiettivi della Russia, in grado di continuare l’operazione militare speciale”.
Peskov: “Il tetto al prezzo del gas non farà bene all’Europa
Oltre che sul fronte la guerra si combatte anche a suon di mosse politiche, e il tanto discusso price cap sul gas non farà bene all’Europa, come riportato dal portavoce di Putin.
“I cittadini dei paesi che metteranno un tetto al prezzo del gas russo pagheranno il prezzo delle decisioni prese dai loro leader. Molti paesi stanno già affrontando le conseguenze di decisioni affrettate.