Enrico Letta da Berlino ha parlato dell’attuale situazione politica italiana, con l’insediamento del prossimo governo che sta pian piano prendendo forma. Le ultime tensioni all’interno del centrodestra – con l’ultimo scambio di battute tra Berlusconi-Meloni – ha però mosso qualche dubbio rispetto alla buona alleanza mantenuta durante la campagna elettorale. Il leader del PD – a margine del congresso dei socialisti europei – ha quindi commentato in questa maniera la situazione:
Non mi sembra una maggioranza in grado di dare un governo solido al Paese. Sono solo in grado di dare al Paese una guerra interna, un conflitto permanente
Nuovo governo, Letta: “L’opposto di quello di cui ha bisogno il Paese”
Letta ha successivamente messo in evidenza la necessità di avere un governo stabile, pronto ad affrontare i numerosi problemi all’orizzonte. Il segretario dem ha commentato così le nomine dei nuovi presidenti di Camera e Senato:
La scelta che hanno fatto è quella peggiore per dare all’esterno messaggi rassicuranti. Danno un messaggio che conferma le peggiori preoccupazioni in giro per l’Europa. Io mi chiedo quale sia la logica perversa che c’è dietro queste nomine, che va contro l’interesse del Paese.
Quindi, sulla nuova legislatura:
Questo è l’opposto di quello di cui ha bisogno il Paese in questo momento. Siamo vicini a una recessione, c’è una guerra fra Russia e Ucraina, una crisi energetica. Abbiamo bisogno di un governo che governi, non di un esecutivo che passi il tempo a litigare. L’inizio di questa legislatura è il peggiore che potesse esserci. La legislatura comincia con una logica incendiaria da parte di chi ha vinto le elezioni. Chi ha vinto, invece di riappacificare il Paese, lo sta dividendo. Ma chi semina vento non può che raccogliere tempesta. Invito a considerare che questo metodo è davvero sbagliato. Si rompe ogni possibilità anche di un rapporto fra maggioranza e opposizione, che è un rapporto nell’interesse del Paese.
Letta al congresso dei socialisti europei: “Vinciamo quando l’Europa va bene”
Letta ha poi chiosato in questa maniera:
La mia esperienza con l’estrema destra è una bussola molto semplice. Noi vinciamo quando l’Europa va bene. Perdiamo quando l’Europa va male. Dobbiamo spingere meglio sull’Europa per l’integrazione, per avere più risultati, per riuscire a rispondere domande concrete. Il punto decisivo perché l’Europa possa funzionare in uno scenario allargato è eliminare, una volta per tutte, il diritto di veto e la regola dell’unanimità. Questo è l’unico modo per lavorare insieme. Il diritto di veto non è mai utilizzato per l’interesse generale. Ma è sempre uno strumento usato per arrogare vantaggi per sé stessi, per interessi di breve termine o personali. L’Europa non sarà mai ‘a la carte’, questa sarebbe la morte dell’Ue.
Nel frattempo, il Partito Democratico ha espresso vicinanza nei confronti di La Russa dopo le ultime scritte contro di lui, apparse nella notte. Dopo le parole di Deborah Serracchiani, sono arrivate anche quelle della senatrice dem Simona Malpezzi:
Grave la scritta contro Ignazio La Russa con la stella a cinque punte apparsa alla Garbatella. Solidarietà al presidente del Senato. Va censurata con forza e sempre ogni forma di odio e violenza.