Siamo giunti al giorno numero 234 della guerra tra Russia e Ucraina: continuano gli scontri a fuoco nella regione di Kiev dove si sono registrati danni alla rete elettrica della città. I russi, intanto, hanno iniziato a inviare le loro truppe in Bielorussia per prendere parte alla nuova forza congiunta con le truppe di Minsk.
Guerra Russia-Ucraina, Mosca prepara la forza congiunta con Minsk
Mosca prepara una nuova controffensiva nella guerra contro l’Ucraina: in Bielorussia, infatti, sono arrivati i primi contingenti militari provenienti dalla Russia che, insieme ai reparti dell’esercito di Minsk, daranno vita alla nuova forza congiunta militare. L’arrivo delle truppe russe è stato annunciato dal ministero della Difesa bielorusso:
“I primi convogli di militari russi del gruppo di forze regionali sono arrivati in Bielorussia e, la loro missione, è esclusivamente quella di rafforzare la protezione e la difesa del confine”
Raid a Kiev, gravi danni alla rete elettrica della città
Questa mattina le truppe russe hanno sferrato un nuovo attacco a Kiev, colpendo e danneggiando una delle centrali elettriche della città. La struttura ha subito molti danni tanto da mettere l’approvvigionamento sia nella capitale che nella sua regione, con il rischio di black-out che si fa sempre più grande, come afferma il fornitore Ukrenergo tramite un post su Telegram:
“Oggi, il nemico ha effettuato un altro barbaro attacco alle infrastrutture critiche, le infrastrutture energetiche nella regione di Kiev hanno subito gravi danni. Gli specialisti stanno lavorando per ripristinare l’affidabilità della fornitura a Kiev e nella regione, ma potrebbero esserci interruzioni di corrente”
Le autorità esortano i cittadini di limitare l’uso dell’elettricità dalle ore 17 alle 23.
Guerra Russia-Ucraina, Onu dichiara: “Accordo su grano può essere ampliato”
L’accordo sull’esportazione di grano dall’Ucraino scadrà il prossimo mese, ma per l’Onu può prorogato e ampliato come fa sapere in un’intervista il il coordinatore delle Nazioni Unite per l’Iniziativa sul grano del Mar Nero, Amir Mahmoud Abdulla:
“Non c’è niente che mi dia ragione di credere che non sarà esteso. Tutto ciò che ho sentito suggerirebbe che non solo sarà esteso ma potenzialmente ampliato”
Il coordinatore riferisce che sia Mosca che Kiev hanno avanzato richieste per l’estensione dell’accordo, con la Russia che chiede l’autorizzazione per riprendere le esportazioni di ammoniaca. L’Ucraina, dal canto suo, vuole estendere l’accordo per più di un anno e includere nell’accordo anche le esportazioni che partono dal porto della città di Mykolaiv.