Liz Truss, costretta dall’evidenza dell’infattibilità a fare retromarcia sulla manovra finanziaria e a licenziare, dopo solo 5 settimane, il suo cancelliere, è l’immagine emblematica di una sconfitta politica più unica che rara. Difficilmente si era visto un primo ministro appena eletto finire nella polvere a questa velocità. E si tratta di una debacle tutta personale.
La situazione caotica delle ultime ore, riporta infatti alla memoria le parole del suo avversario politico nella scalata a Downing Street, Rishi Sunak, quando, durante i faccia a faccia, bollava come “favolette” totalmente inapplicabili, le intenzioni economiche di Truss. I fatti gli hanno dato brutalmente ragione.
Il dietrofront sulla manovra manifesto della campagna di Truss per diventare primo ministro, la stessa per la quale i membri del partito l’hanno preferita a Sunak, fa tremare pesantemente la sua poltrona. Aver sostenuto Kwarteng davanti alla reazione disastrosa dei mercati ha un peso non banale per il suo futuro e, senza la manovra, viene a mancare il motivo principale della sua nomina.
Crisi Inghilterra. Il dietrofront clamoroso
E qui entrano in gioco i deputati che le remano contro, fra i quali parecchi big del partito, Rishi Sunak in testa. Secondo una ricostruzione del Times, giornale vicino ai conservatori, pare infatti che si stia discutendo, dietro la spalle del primo ministro, di una sostituzione Truss-Kwarteng con Mordaunt-Sunak. Notizia dell’ultima ora, sempre del Tines, è che Kwarteng sarà sostituito dall’ex ministro della Salute Jeremy Hunt.
Il Daily Mail oggi titolava “Truss ha 17 giorni per salvare il posto”, riferendosi alla scadenza del 31 ottobre quando sarà necessario presentare un piano di fattibilità della manovra, sia pur modificata. Gli altri giornali, dal Guardian al Financial Times al Daily Telegraph, non sono stati più clementi. Tutti hanno sottolineato, in prima pagina a caratteri cubitali, la fragilita’ della premiership di Truss.
Crisi Inghilterra. Rischio elezioni anticipate
Nel Regno Unito, il leader dei liberaldemocratici Sir Ed Davey ha chiesto le elezioni generali dopo le dimissioni del cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng. “Questa non deve essere solo la fine del disastroso cancellierato di Kwarteng, dovrebbe essere la campana a morto della sconsiderata cattiva gestione della nostra economia da parte dei conservatori“.
“Ora e’ troppo. È cominciata con Boris Johnson che ha fallito, e ora Liz Truss ha mandato a pezzi la nostra economia: è tempo che la gente dica la sua con elezioni generali“.