Stizzita, un po’ stanca ma ferma e risoluta come non mai. Giorgia Meloni esce da Montecitorio, soddisfatta per la seconda vittoria di fila dopo l’assegnazione di La Russa come presidente del Senato, intasca anche quella della Camera col leghista Fontana, ma è stravolta per l’ennesima giornata di trattative e colloqui infiniti per mettere su la squadra di governo da presentare al presidente Mattarella.
Allo stesso tempo però è anche un po’ amareggiata e tanto arrabbiata per la presa di posizione di Berlusconi e quei “foglietto” di cui si è parlato tutto il giorno. Un “pizzino” immortalato e sparato prima da Repubblica e poi esploso sul web, nel quale ci sono aggettivi non proprio carini nei suoi confronti. “Arrogante, prepotente, supponente e che non cambia mai idea“, parole scritte non da qualcuno di sinistra e dell’opposizione, ma uno dei suoi due maggiori alleati. Non proprio il massimo. Anzi.
Aggettivi e concetti che alla Meloni non sono andati giù per niente e lo si vede chiaramente quando viene intercettata dalle telecamere di La7 mentre entra in macchina. Prova a tenersi, la presidente di Fratelli d’Italia e futura presidente del Consiglio, ma alla fine non ce la fa e sbotta. “Gli appunti di Berlusconi? Mi pare che tra le cose scritte manchi un punto: che non sono ricattabile“. Boom. Risposta ficcante, dritta e sincera. Risposta che sancisce la frattura interna al centrodestra a pochi giorni dalle consultazioni.
Berlusconi appunti. Coalizione che zoppica
Non proprio il massimo per un governo che a breve deve partire e affrontare problemi davvero gravi, ma ora, invece di pensare alle bollette degli italiani, è alle prese con questioni di orgoglio e di carattere personale che poco hanno a che fare con situazioni ben più urgenti. E Giorgia Meloni è indispettita e infastidita soprattutto per questo.
Pensava di partire con slancio, invece la coalizione sembra zoppa a tutti gli effetti ancora prima di spiccare il volo. E poco importa che spuntino pompieri un po’ dappertutto a spegnere il fuoco, la frizione c’è, ed è evidente. E’ la leader di Fratelli d’Italia a sancirlo in maniera definitiva all’uscita da Montecitorio con quella battuta di pochi secondi, ma che ha termini infiniti e toni laceranti.
Non solo Berlusconi. Giorgia attacca tutti
Il tempo di esprimere il suo malumore per quello che ha fatto e scritto il Cavaliere che qualche secondo dopo, forse proprio dalla macchina, la leader di Fratelli d’Italia se la prende anche con l’opposizione e su Facebook difende le scelte di La Russa e Fontana e attacca a testa bassa: “Questa sinistra ci parla di rispetto delle istituzioni solo quando le rappresentano loro. E’ un’idea curiosa della democrazia…“. La prima stoccata.
“Agli esponenti di sinistra che stanno rilasciando dichiarazioni irrispettose verso i nuovi presidenti delle Camere, ricordo che le istituzioni vanno rispettate sempre e non solo quando sono loro espressione“. La ripresa della Meloni che proprio non si tiene. “Aggredirle in questo modo è un’offesa allo Stato e alla volontà popolare”. Giornata nera, insomma.
E a tutto questo si aggiunge anche il fidatissimo collaboratore e co-fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto che su Twitter, riguardo a Berlusconi, ai suoi appunti e alla sua presa di posizione,. scrive: “Quando qualcuno non ha null’altro da difendere se non la propria dignità, è più forte di chiunque altro“.