L’Usl (Unità Sanitaria Locale) ha deciso concedere il permesso al suicidio assistito a Stefano Gheller, il 49enne di Cassola (Vicenza), malato di distrofia muscolare. Dopo aver ricevuto la notizia, fa un appello a Giorgia Meloni

L’ho votata, la invito a stare un po’ con me per capire.

Stefano Gheller: “Cercherò di vivere al meglio possibile”

Durante un’intervista rilasciata ad un noto quotidiano, Stefano dice di sentirsi finalmente libero di scegliere. Ma ci tiene a sottolineare che non intende morire subito:

Cercherò di vivere al meglio possibile, finché riuscirò.

In questi mesi, da quando ha annunciato di voler chiedere il fine vita, ha ricevuto molte visite e molto affetto. Anche il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol è andato a trovarlo. Come afferma lo stesso Stefano, la vicinanza delle altre persone è un fattore importante:

Sicuramente la vicinanza di tante persone è un fattore importante per me, da un punto di vista psicologico e affettivo mi aiuta a sentirmi meno solo e parte di questa società. E’ fondamentale avvertire e vedere la vicinanza delle persone.

L’appello a Giorgia Meloni: “Vorrei che capisse”

Stefano rivolge un appello a Giorgia Meloni, da sempre contraria alla legge sull’eutanasia:

Mi piacerebbe toccasse con mano situazioni come la mia. Vorrei che stesse un po’ con me, per provare a farle capire cosa sento e come vivo. Gli direi sicuramente di valutare tutti gli aspetti che porta una persona come me a fare questa scelta e poi gli direi che bisogna aiutare economicamente i disabili gravi e gravissimi per avere un’assistenza adeguata e una vita dignitosa. Vivere senza aiuti non è possibile.

Quanto costa il suicidio assistito?

Gheller ha spiegato che un’assistenza adeguata per un disabile gravissimo, giorno e notte, H24, arriva a costare 5 mila euro al mese. E aggiunge:

Quando chiamo le agenzie si rifiutano di mandarmi una badante normale: vogliono mandarmi operatori socio sanitari o infermieri. Un weekend con un infermiere può costare anche 500 euro.

Il suicidio assistito invece, non comporta alcun costo per il paziente in Italia. A differenza della Svizzera, dove il costo per questo servizio si aggira intorno ai 10mila euro.