Il derby come spartiacque di una stagione iniziata male: la Juventus non può sbagliare contro il Torino, ne va della credibilità della progetto di Allegri. L’allenatore bianconero è stato messo in discussione da tutta la stampa, che lo vedeva ormai lontano dal club, ma la dirigenza non gli ha mai remato contro, ripetendo più volte che non è mai stato messo in discussione. Andrea Agnelli e Pavel Nedved hanno fatto da portavoce, anche se la squadra, in campo, ha dimostrato di non sapere – o volere – seguire più le indicazioni di Allegri. Dopo la disfatta in casa del Maccabi Haifa, la Juventus è rimasta in ritiro alla Continassa per ricaricare le energie. Contro il Torino non sono ammessi errori. La sconfitta contro il Milan brucia ancora, e questa ferita si può provare a chiudere facendo solo una cosa: vincere. “I dati son fini a se stessi. Nelle sette partite in cui abbiamo corso di più abbiamo vinto solo una partita, nelle altre tre vittorie. I dati sono tutti validi ma non ce n’è uno che risolve i problemi. Più che vedere i dati bisogna essere ordinati e attenti in questo momento. Quando ci sono questi momenti sembra che la squadra non sia compatta. Invece credo che vogliamo tutti arrivare al risultato, nessuno ci vuole regalare niente. Bisogna fare un passo alla volta“, ha spiegato Allegri.
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— JuventusFC (@juventusfc) October 14, 2022
Torino-Juventus, Allegri: “Gli obiettivi sono sempre gli stessi”
“Domani è il derby, gara molto sentita da parte di tutti. Il Toro è una squadra che aggredisce, partita complicata. Bisogna stare attenti, corti e lavorar di squadra”. Massimiliano Allegri sa di dover dare una risposta importante a gruppo, dirigenza e anche ai tifosi. Per questo il ritiro è sembrato doveroso: riunirsi e ricaricarsi per tornare a lottare da squadra. “Con la squadra parlo tutti i giorni. Il ritiro è solo un momento per stare insieme, non è una punizione. Avevamo ieri e oggi per fare doppi allenamenti, per dare un po’ più di ordine. In questo momento stare insieme può fare solo bene“. Il piano del ritiro cambiato all’ultimo, e non iniziato dal giorno del rientro a Torino, aveva fatto nascere qualche domanda. “Ho parlato con la squadra quando siamo rientrati, dovevano andare a casa a prendere la roba e allora ho detto ci vediamo domattina”. Altre voci, dicevano invece che più di giocatore si sarebbe opposto a questa decisione, ma Allegri è stato categorico: “Non è assolutamente vero, sono voci infondate. La squadra non ha mai chiesto di non fare il ritiro. Siamo concentrati nel volerci tirare fuori da questa situazione”.
Nonostante le brusche frenate, “gli obiettivi sono sempre gli stessi“, ha affermato Allegri. “Siamo in ritardo in campionato, la settimana fra Salernitana e Monza l’abbiamo pagata, abbiamo sbagliato quella. Ci sta penalizzando. Abbiamo 29 partite, c’è tempo per recuperare ma serve ricominciare. Champions? Ci penseremo dopo la partita contro l’Empoli“. Con tanti match ancora da giocare, il ricambio sarà fondamentale. “C’è da far rifiatare i calciatori a livello fisico e mentale. La formazione va fatta in base all’avversario e alle condizioni, e a quante partite hanno giocato i singoli. Contro il Torino sarà una partita difficile e complicata, bisogna fare risultato. Il presidente ha dato la carica alla squadra e all’ambiente in prima persona. Bisogna compattarsi più di prima, c’è bisogno di tutti. Bisogna fare le cose semplici e ordinate“. Ancora dubbi sulla formazione. Spazio a Kean? “Moise col Maccabi non ha colto l’occasione perché ha avuto un leggero fastidio. Domani dovrà scegliere due fra lui, Vlahovic e Milik“. La squadra dovrà dare una risposta importante, e non ripetere gli errori. “Una cosa che dall’inizio del campionato abbiamo sbagliato sono i gol che abbiamo preso col Maccabi in casa, in Israele, a Firenze. Tutte situazioni di contropiede subito, non è questione fisica ma di attenzione“.
La probabile formazione dei bianconeri
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Bremer, Bonucci, Danilo; Cuadrado, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Milik, Vlahovic. All.: Massimiliano Allegri. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Alex Sandro, McKennie, Paredes, Fagioli, Soulè, Kean.
Indisponibili: Kaio Jorge, Chiesa, Akè, Pogba, De Sciglio, Di Maria.