Discorso Fontana, neo eletto presidente della Camera. Il leghista, quarantadue anni, vicesegretario e responsabile del dipartimento Esteri del Carroccio, è stato eletto al quarto scrutinio ottenendo 222 voti. Via libera della Forza Italia, dopo lo strappo consumatosi ieri al Senato. Seguono Guerra con 77, De Raho con 52 e Richetti 22. Le schede nulle sono 11, le bianche 6 e i voti dispersi 2. Durante il discorso d’insediamento Fontana ha nominato e reso omaggio al presidente della Repubblica Mattarella, Papa Francesco e Tommaso D’Aquino.

Discorso Fontana, neo eletto presidente della Camera

“E’ con forte gratitudine e grande commozione che mi rivolgo a voi per ringraziarvi per la fiducia espressa nei miei confronti”.

Lorenzo Fontana, eletto presidente della Camera, apre così il discorso di insediamento. L’esponente della Lega esprime gratitudine “anche a coloro che non hanno votato per me”.

“Sarà un grande onore dirigere i lavori della Camera. Desidero rivolgere un vivo e autentico saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, perno della nostra nazione, fondamentale garante della nostra Costituzione e custode dei suoi valori fondamentali, e all’intera Corte Costituzionale. Voglio dedicare un primo saluto al Pontefice Francesco che rappresenta il riferimento spirituale della maggioranza dei cittadini italiani e promuove l rispetto dei più alti valori morali nel mondo, a partire dal rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali umani e che sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza eguali. Permettetemi un ringraziamento personale all’onorevole Umberto Bossi, senza il quale non avrei mai iniziato la mia attività politica. Lo ringrazio personalmente. Al pari dei miei predecessori sono giunto alla Camera per promuovere il bene comune per i cittadini, esprimendo i valori e gli ideali che orientano le azioni politiche. Il mio impegno sarà di rappresentare e coadiuvare l’azione parlamentare di tutti gli onorevoli deputati, nel rispetto assoluto della parità dei diritti di tutti i deputati, di maggioranza e opposizione. La legislatura che sta iniziando dovrà avere il compito di riaffermare il ruolo centrale del Parlamento.

La ricchezza dell’Italia è nella proprie diversità

La ricchezza dell’Italia è nella proprie diversità e dobbiamo fare di tutto per valorizzare queste diversità, anche attraverso la promozione delle autonomie. L’Italia deve dare forza alla propria peculiare natura senza omologarsi a realtà estere monolitiche e a culture che non diversificano. La diversità non è rottura o indice di superiorità ma espressione di democrazia e rispetto della storia”.

Povertà sta bussando alle porte di famiglie e imprese

Viviamo un momento di grandi inquietudini, in cui il Parlamento deve rappresentare un faro di sicurezza. Ai miei colleghi auguro di vivere la legislatura con serietà e sobrietà: i cittadini ci chiedono risposte impellenti ai loro problemi, soprattutto quella povertà che credevamo lontana e sta bussando alle porte delle famiglie e delle imprese. Abbiamo il dovere di offrire ai cittadini la realtà di un futuro possibile. Serve recuperare un po’ di orgoglio di quello che siamo”.

Diritti e diversità

“Per i disabili dobbiamo impegnarci nel migliore dei modi. Bisogna assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto i più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali”.