Oggi, in Italia, è l’argomento del giorno. L’evasione fiscale. Ne parlano tutti. Sembra che solo da poche ore si siano accorti che nel belpaese esiste una economia sommersa da combattere.
Però, come sovente accade nell’italica penisola, lo fanno in modo demagogico. Guardando il dito e non la luna. Trincerandosi dietro banalità, frasi fatte e ovvietà che lasciano a dir poco perplessi.
Non si cerca di capire perché questo paese è arrivato sull’orlo del fallimento. E si finge di non vedere che una parte dell’Italia ha una fedeltà fiscale in linea con i livelli europei, mentre in alcune zone esprime numeri al limite del vergognoso. Come è possibile, ad esempio, che al sud ci siano realtà in cui si evade il 50% del reddito?
Non possiamo poi dimenticarci di considerare che lla pressione fiscale sta per toccare quota 48,4%, oltre il 55% per chi paga le tasse. Inutile nasconderselo. Queste sono cifre che rischiano di toccare nel profondo le libertà individuali e che rendono improponibile la libera iniziativa.
E non possiamo, poi, dimenticarci che è cosa nota che molte attività si reggono su quel 10-20% di reddito non dichiarato, denaro, sì, illegalmente sottratto alla collettività, ma che a pensarci bene è colonna portante della collettività stessa.
L’argomento è quindi molto spinoso e difficilmente trattabile se lo spogliamo dalla retorica e dal politichese. Perché l’evasione fiscale è un problema, enorme, del nostro paese. Ma fa parte degli effetti, non delle cause del tracollo economico che, proprio sulle nostre spalle, rischiamo di doverci caricare.
Roberto Arduini