Si chiama “Prepararsi al futuro”, il progetto rivolto ai giovani di Piero Angela, una sorta di testamento, alla luce della sua scomparsa lo scorso agosto. Seduto nello studio di Superquark per l’ultima puntata del programma, il divulgatore aveva fatto in tempo ad annunciarlo. “In modo semplice, e speriamo non noioso, affronteremo i problemi che l’umanità deve affrontare, legati al cambiamento climatico e alla ricerca di nuove fonti di energia, ma anche il ruolo della scienza e della tecnologia nella società moderna”, aveva dichiarato col solito garbo. Ora il progetto a cui ha lavorato negli ultimi mesi di vita arriva su Rai 3: da oggi sarà trasmesso ogni venerdì alle 15, un orario da lui stesso deciso.
“Prepararsi al futuro”, il nuovo programma ideato da Piero Angela
Ha sempre pensato al futuro, Piero Angela, invitando il pubblico – che ha salutato con una commovente lettera in cui chiedeva a tutti di “fare la propria parte” – a fare altrettanto. Scomparso a Roma il 13 agosto, il divulgatore ha trascorso gli ultimi mesi della sua vita a lavorare ad un nuovo progetto, dal titolo “Prepararsi al futuro”: un ciclo di 16 puntate dedicato ai giovani e mandato in onda, per suo volere, ogni venerdì alle 15 su Rai 3. “È un caso unico al mondo – ha dichiarato l’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes. La Rai gli deve essere sempre grata. Lascia questa trasmissione che è il suo testamento. Pensava al futuro all’età di 93 anni, è un esempio per tutti noi”.
Tra gli argomenti affrontati dal programma, lo scioglimento dei ghiacciai, la geotermia, la fusione nucleare, l’eolico, il fotovoltaico, il risparmio energetico, attivo e passivo, l’energia consumata con l’utilizzo di Internet, altri tipi di inquinamento e pressione sull’ambiente.
Io ho fatto il liceo classico tanti anni fa – racconta Angela – e la gran parte del programma era rivolta a studiare il passato. C’erano anche le materie scientifiche, ma forse sono stato sfortunato, non ho avuto dei professori che mi abbiano fatto amare la scienza: erano noiosi, pedanti, poco coinvolgenti. L’ho capito dopo, grazie al mio lavoro da giornalista, che mi ha aiutato a comprendere come alcune cose non mi fossero state insegnate, per esempio il metodo della scienza, le regole, l’etica, il piacere di scoprire, la filosofia della conoscenza. A quel punto ho iniziato a leggere libri, riviste e a realizzare programmi di scienza e tecnologia. Se vi ho raccontato questa vicenda personale è perché mi sono chiesto quanto sarebbe stato importante per voi giovani avvicinarvi alla scienza e alla tecnologia, in un modo che è in costante cambiamento.
Obiettivo principale del progetto è, infatti, quello di inserire nei programmi scolastici degli ultimi tre anni delle superiori, degli spunti per riflettere sull’importanza della cultura scientifica nella società moderna, specialmente in quella italiana, e sulle sfide poste dalla globalizzazione e dal cambiamento climatico. Intento perseguibile solo dalla scuola, che non può e non deve rinunciare al suo ruolo educativo essenziale anche in questo campo. “Piero Angela ha lavorato con passione e con rigore, fino all’ultimo giorno”, ha sottolineato Silvia Calandrelli, direttrice Rai Cultura ed Educational. Intanto una copia delle puntate del programma è stata donata, simbolicamente, al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che proprio qualche giorno fa ha ricevuto al Quirinale i familiari di Piero Angela e alcuni rappresentati della Rai per accogliere l’importante lascito del divulgatore.