Traffico Roma in difficoltà a causa di una nuova campagna di alcuni attivisti per il clima, che stamattina hanno bloccato la Tangenziale Est e il viadotto della Magliana. Gli automobilisti, infuriati, hanno chiamato le forze dell’ordine. Momenti di tensione legati anche al passaggio di un’ambulanza, rimasta bloccata tra i mezzi.

Traffico Roma bloccato dagli ambientalisti

Fanno parte del movimento ambientalista “Ultima Generazione”, gli attivisti per il clima che stamattina, intorno alle 8.20, hanno bloccato due delle arterie principali della Capitale, la Tangenziale Est e il viadotto della Magliana, causando grossi problemi al traffico già intenso. Sdraiati a terra in mezzo alla strada, i manifestanti hanno impedito il passaggio dei mezzi, tanto che gli automobilisti, infuriati, hanno deciso di chiamare le forze dell’ordine. Sul posto anche vigili del fuoco e polizia, che hanno tentato di convincere il gruppo a spostarsi. “Ci dispiace creare disagio – scrive Ultima Generazione su Twitter -, ma è l’unico modo che ci è rimasto per farci sentire”.

Il doppio blitz degli ambientalisti fa seguito a quello di un paio di giorni fa, quando lo stesso gruppo aveva deciso di bloccare il traffico in via Salaria, all’altezza di via Bolognola, e in viale Marco Polo, alla Garbatella. Una protesta analoga a quella della giornata di oggi, con gli attivisti seduti per terra lungo la strada e gli automobilisti impossibilitati a raggiungere il loro posto di lavoro.

Le richieste degli ambientalisti del movimento “Ultima Generazione”

Non solo blocchi stradali, ma anche scioperi della fame e imbrattamenti: sono le azioni portate avanti dal movimento ambientalista Ultima Generazione, lo stesso che questa mattina ha bloccato il traffico romano. “Facciamo azioni di disobbedienza civile nonviolenta per chiedere misure urgenti e concrete contro il collasso ecoclimatico”, si legge sul loro sito. In particolare, il blocco del Grande Raccordo Anulare, ha come scopo quello di chiedere al Governo di:

  • interrompere la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale;
  • procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW, creando migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile e aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili.

“Stiamo andando verso un vero e proprio collasso ecoclimatico, avente come prima causa l’utilizzo di combustili fossili, spiegano gli attivisti per il clima. Cosa berremo dato che l’acqua sta venendo razionata in centinaia di comuni? Cosa mangeremo dato che la carestia alimentare sta aumentando sempre di più? Come possiamo avere la certezza di una casa davanti agli incendi, alle esondazioni o alle catastrofi metereologiche che si stanno abbattendo sull’Italia e sul mondo?”. Queste le domande, mentre la risposta si aspetta da parte del Governo.