A Londra c’è chi rimpiange già Boris Johnson, poiché il regno di Liz Truss a Downing Street non poteva cominciare sotto peggiori auspici. La ciliegina sulla torta della vergogna è stata l’umiliazione subita durante il congresso dei Tory a Birmingham, in cui la neopremier ha dovuto assistere ai duelli fratricidi dei suoi colleghi. Ma anche l’incontro ufficiale con Re Carlo I° è stato tutto fuorché convincente.
Proprio dall’interno del partito conservatore sarebbe in atto la progettazione di un golpe che potrebbe spingere Truss a dare le dimissioni dopo solo un mese di governo.
Uk, strada sempre più in salita per Truss, possibili le dimissioni
A dimostrazione dell’urgenza del momento delicato nella politica britannica, Liz Truss ha annullato il viaggio a Washington in programma in questi giorni. Al centro del dibattito c’è il maxi piano da 45 miliardi di sterline per il taglio delle tasse, con il problema non secondario che mancano i fondi per finanziarlo.
Una decisione incauta (a cui ne sono seguite altre come il mancato accordo sugli stipendi dei parlamentari) che ha riportato in vantaggio nei sondaggi il partito laburista. Tra i nomi papabili per la sua successione avanzano le candidature congiunte di Rishi Sunak, attuale ministro delle Finanze, e Penny Mourdant, leader della Camera dei Comuni.
Nonostante l’ennesimo cambio di inquilino a Downing Street (il quinto dal referendum sulla Brexit) possa sembrare esagerato, in molti credono che l’esonero di Truss vada compiuto in tempi brevi per eliminare i tempi morti della successione che hanno gettato nel caos sterlina ed economia.
Il suo ex avversario principale candidato alla successione
Secondo il tabloid Daily Mail, dichiaratamente pro-Tory, “Truss ha 17 giorni per salvarsi” e l’unico modo per salvare la faccia e rimangiarsi tutto quello che ha detto o fatto e ricominciare da zero. Ma per il tabloid qualcuno dovrà pagare l’inizio infelice e se non sarà lei allora si dovrà guardare alla schiera dei ministri.
Ma chi potrebbe prendere il testimone? Rishi Sunak è stato l’avversario di Truss nel ballottaggio, perdendo alla votazione conclusiva: è particolarmente stimato nell’ambiente conservatore per il suo carattere razionale. Proprio il suo acume lo starebbe spingendo a non forzare la mano e a preparare l’ipotetica campagna elettorale che lo vedrebbe opposto a Keir Starmer, capo dei laburisti.
Le dimissioni di Kwasi Kwarteng
La crisi finanziaria delle ultime settimane ha poi comportato la caduta di una delle teste più importanti del nuovo governo a firma Truss. Si tratta di Kwasi Kwarteng, primo titolare delle Finanze e del Tesoro di origini africane nella storia britannica che si è dimesso proprio in giornata, mentre al suo posto arriverà Jeremy Hunt.
Ecco la lettera di congedo di Kwarteng:
Mi avete chiesto di farmi da parte come Cancelliere. Ho accettato. Quando mi ha chiesto di servire come Cancelliere, l’ho fatto nella piena consapevolezza che la situazione che avevamo di fronte era incredibilmente difficile, con l’aumento dei tassi di interesse globali e dei prezzi dell’energia. Tuttavia, la vostra visione di ottimismo, crescita e cambiamento era giusta. Come ho detto più volte nelle scorse settimane, non era possibile seguire lo status quo. Per troppo tempo il nostro Paese è stato perseguitato da bassi tassi di crescita e da un’elevata tassazione: tutto questo deve ancora cambiare se vogliamo che il Paese abbia successo.