“Non intendo fermarmi di fronte a questioni secondarie”. La linea non cambia. Giorgia Meloni tira dritto verso il traguardo indicato dal primo giorno post-elezioni. Per la premier in pectore serve un governo forte e autorevole. Non si può perdere tempo viste le urgenze con cui deve fare i conti l’Italia, nemmeno con le elezioni dei presidenti delle Camere. Per questo, a sera lasciando Montecitorio, la presidente di Fdi confessa di essere “contenta del fatto che siamo riusciti a eleggere alla prima chiama il presidente del Senato”, ovvero il co-fondatore del partito Ignazio La Russa, e “confido che vada così anche domani per il presidente della Camera alla prima votazione utile”. “L’unico segnale che mi interessa dare all’Italia – aggiunge – è che noi lavoriamo per fare immediatamente tutto e occuparci dei problemi degli italiani.Questa è la cosa che mi interessa, spero valga anche per gli altri, ma questo lo verificheremo”. Messaggio indirizzato principalmente a Silvio Berlusconi dopo che al Senato FI si è sfilata dal voto per eleggere La Russa. “Sono sicura che tutti si rendano conto del fatto che a questa nazione serve un governo e che noi abbiamo una responsabilità che gli italiani ci hanno affidato – rimarca la leader dei conservatori -. Io sono una persona responsabile, confido che anche gli altri siano responsabili”.Lo scontro con Berlusconi, incontrato al mattino a Montecitorio assieme a Ignazio La Russa, è sotto gli occhi di tutti. L’inatteso fuori programma all’interno della coalizione andato in scena a palazzo Madama porta Meloni a ringraziare “tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l’Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato”.
Nel partito azzurro, in cui convivono differenti anime, qualcuno ipotizza che alla fine il Cav possa andare da solo alle consultazioni dei prossimi giorni con il Quirinale. “Centrodestra diviso al Colle? Non lo so, ne parleremo nei prossimi giorni”, si limita a rispondere Meloni, mentre fonti della Lega smentiscono l’ipotesi.