Le pagelle di Lazio-Sturm Graz 2-2

LAZIO

Provedel 6 Entra in campo nel secondo tempo, quando lo Sturm Graz comincia a tirare verso la sua porta. Qualche bella parata ma è responsabile insieme a Hysaj del secondo gol subito. Amarezza.

Lazzari 4,5 Spinge poco, risulta nervoso e si lascia andare alle provocazioni dei giocatori dello Sturm. Due gialli per proteste, in una serata come questa, sono da evitare. Se ne va senza neanche polemizzare e la sua assenza obbliga la Lazio a soffrire nel secondo tempo. Fuori fase.

Gila 5,5 A fatica su Boving, che quando entra non gli fa capire più nulla. Regge con Patric vicino ma ancora gli manca qualcosa per spiccare il volo. Nuovamente rimandato.

Patric 6 Salto mentale per questo ragazzo, che comunque fatica con la presenza delle punte dello Sturm. Senza Romagnoli, tuttavia, è lui il leader della difesa. Accorto.

Hysaj 5,5 Gioca una buona partita ma, come sempre, alcune amnesie gli impediscono di prendere un bel voto. Corresponsabile con Provedel sul secondo gol. Niente da fare.

Basic 6 Fino a quando la Lazio è in undici gestisce come sempre e fa una buona cerniera. All’inizio di ripresa è confuso e si vede, motivo per cui Sarri lo cambia. Sufficiente. (’59 Milinkovic-Savic 6,5 Quando gioca è di un altro livello. Spizzate, presenza fisica, con lui la Lazio torna a giocare in undici. Onnipresente).

Cataldi 5,5 Detta la manovra per quanto possibile, ragiona il più possibile ma si perde. Nel finale esce stizzito, ma poco poteva fare in dieci. Evanescente. (’59 Vecino 6 La classica legna da ardere).

Luis Alberto 5 Classica gara in cui si capisce perché il centrocampista spagnolo sia decisivo dalla panchina. Poco o nulla, se non qualche passaggio interessante. Niente di più. (’59 Felipe Anderson 6 Si perde nei soliti bicchieri d’acqua, come nell’occasione finale).

Zaccagni 6,5 In undici contro undici è sempre il solito trottolino. Si guadagna un bel rigore, si fa vedere ma poi deve uscire per dare spazio alla difesa. Un classico. (‘46 Marusic 5,5 Difende e non spinge mai, ma d’altronde quello doveva fare. Colpe sul primo gol).

Immobile 7 Anima, cuore e mente di questa Lazio. Corre per tutto il tempo, superando i propri limiti. Sembra sia nella stanza dello spirito e del tempo. La sblocca su rigore dopo l’errore con lo Spezia e esce stremato tra gli applausi del suo popolo. Trascinatore. (’79 Cancellieri S.V.)

Pedro 7,5 In queste serate si vede tutta l’esperienza internazionale di questo giocatore. Senza di lui la Lazio l’avrebbe persa e invece trasfina i suoi con propulsione e ferocia. Classe da vendere anche sul suo gol. Mito e leggenda).

STURM GRAZ

Siebenhandl 5 Responsabilità sesquipedale sul secondo gol.

Ingolitsch 5,5 Più presente nel provocare che nel giocare.

Affengruber 5 Ingenuo sul rigore causato su Zaccagni.

Wuthrich 6 Entra bene e si fa sentire.

Dante 6 Gestore massimo della difesa.

Hierlander 6 Gara di ordinaria amministrazione. (‘79 Sarkaria S.V.

Stankovic 5,5 Tra i più macchinosi dei suoi, passa alla storia per qualche tentativo velleitario da centrocampo. Un Mascara mal riuscito. (’79 Ljubic S.V.)

Prass 6 Ammonito e feroce, si fa sentire.

Kiteishvili 6,5 Tra i più frizzanti del primo tempo, esibisce qualche buona giocata e impensierisce i centrali della Lazio. L’unica pecca, il nervosismo. Si fa vedere ma non troppo. Un bagliore. (’58 Horvath)

Ajeti 6 Si fa vedere solo nel primo tempo con un tiro alto. (’79 Jantscher S.V.)

Emegha 5,5 La sua partita finisce al quinto minuto, quando viene bruciato in velocità da Patric. Da lì sparisce e nulla più. (Al 46′ Boving 8,5 È l’uomo che cambia il volto della partita. Entra ed è una belva inferocita. Tira e Provedel intercetta, ma è proprio lui a realizzare il gol del pari con un bel diagonale alla destra del portiere. Si fa vedere ed è molto propositivo. Il gol del pari è da talento vero. Furetto).