Mauro Bergonzoni, 78enne marito di Maria Rosa Elmi (73), ha ricevuto una condanna a otto anni di carcere per aver ucciso la moglie nell’agosto 2021: la Corte d’Assise di Bologna ha ridotto la pena per l’anziano riconoscendo il consenso alla morte della moglie, affetta da profonda depressione.

Quella mattina, la coppia venne rinvenuta nella propria auto a Castello di Serravalle, comune al confine con il modenese, con la donna agonizzante e il marito che non era riuscito nell’intento di suicidarsi.

Bologna, la Procura chiedeva una condanna di 5 anni per il marito

Erano ancora abbracciati marito e moglie quando il maresciallo dei Carabinieri giunse sul luogo del delitto, in provincia di Bologna, e l’uomo lo implorò di finirlo con un ultimo sparo dal suo fucile di caccia.

Poco prima della tragedia erano passati a casa dalla figlia e le avevano lasciato un biglietto dicendo di volerla far finita. La giovane ha presenziato ieri alla lettura della sentenza che ha concluso il processo, accogliendo la richiesta del pm (la Procura chiedeva 5 anni di carcere), ma non si è mai costituita parte civile.

Una storia di amore, sofferenza e dolore che il giudice ha compreso in una rapida camera di consiglio prima di deliberare. Alla base di tutto le richieste della 73enne, colpita da una grave forma depressiva che l’aveva già spinta a tentare il suicidio prima della sua morte effettiva. Un destino a cui Bergonzoni era sempre riuscito a resistere fino alla decisione ultima, che avrebbe dovuto concludere un trascorso condiviso di oltre quaranta anni.