Nuovo album Guccini. Francesco Guccini torna a cantare: a dieci anni di distanza dall’ultimo album in studio, “Canzoni da intorto” è il nuovo disco del Maestro del cantautorato italiano in uscita il 18 novembre 2022 per BMG esclusivamente in formato fisico, da oggi disponibile in preorder.
Progetto speciale, unico nel suo genere, “Canzoni da intorto” è il concept album che Francesco Guccini ha sempre desiderato realizzare e che ora prende finalmente vita, regalandoci a sorpresa la sua voce e, ancora una volta, un pezzo di storia.
Per valorizzare questo grande ritorno, il disco è stato pensato come un prezioso gioiello da ascoltare per intero, declinato in cinque diversi formati: CD, CD limited edition – maxi formato, vinile, vinile special edition (edizione limitata numerata e colorata), e per i veri intenditori uno speciale doppio vinile edizione esclusiva con tracce strumentali – incisione diretta dai mix (edizione limitata e numerata) per riscoprire l’anima analogica della musica e esaltarne ogni sfumatura.
Nuovo album Guccini: “Canzoni da intorto” dopo “L’ultima Thule”
L’annuncio di “Canzoni da intorto” è stato anticipato da un grande ritrovo a Pavana, luogo del cuore di Guccini nella campagna toscana, dove il cantautore ha accolto amici cari, addetti ai lavori e musicisti che hanno lavorato al disco, per festeggiare l’evento tra musica e parole – come da tradizione da lui stesso istituita alla chiusura di ogni importante progetto.
Prima di ora, negli anni Francesco Guccini non ha rivisto la sua posizione di non presentare nuova musica, dopo che con “L’ultima Thule” del 2012 aveva detto addio allo studio di registrazione e ai concerti.
Correva l’anno 2012 quando venne pubblicato il ventiquattresimo album del cantautore emiliano, che a Rockol aveva raccontato: “Valutando che questo sarebbe stato l’ultimo ho deciso di chiamarlo ‘L’ultima Thule’ perché così mi ero ripromesso e così tutto sommato ho fatto”.
Sulla fine della sua attività
Sulla fine della sua attività sui palchi, aveva aggiunto: “È molto più facile fare un disco che fare un concerto, da un punto di vista della fatica fisica”, ci aveva raccontato. E ancora: “Un disco sei, lì ti alzi, vai lì. Un concerto stai lì due ore due ore e mezza in piedi sempre a cantare. L’età è quella che è, quindi anche lì ho detto basta”.