Anna Kanakis, all’anagrafe Anna Maria Kanakis, è nata a Messina il 1 febbraio 1962. Ha 60 anni ed è del segno zodiacale dell’Acquario. E’ alta 1,73 cm e pesa circa 60 chili. La Kanakis è un’attrice, ex modella e scrittrice italiana, eletta Miss Italia 1977.
Figlia di padre greco, nativo di Creta e ingegnere, riguardo alla sua figura nell’intervista odierna ad Oggi è un altro giorno ha detto:
“Il mio è stato un papà assente quindi io non so com’è in una famiglia tipo la figura del padre… Un padre che si è fatto vivo dopo che la figlia aveva vinto Miss Italia, “ma era un perfetto estraneo abbiamo parlato in modo superficiale di cose superficiali”.
A soli 15 anni, nel settembre 1977, fu eletta Miss Italia a Sant’Eufemia d’Aspromonte. E’ stata la prima più giovane Miss Italia ad essere eletta, dopo una modifica del regolamento. Nel 1981 partecipò anche a Miss Universo. Qualche anno fa la Kanakis si è schierata tra quelli che vogliono abolire la kermesse di Miss Itali
Su sua madre, italiana originaria di Tortorici (nella parte messinese dei Nebrodi) di professione avvocato riferisce:
“Ho avuto una famiglia matriarcale con una mamma molto in gamba e una nonna adorabile” racconta di esserle grata: “per avermi insegnato a contare su di me, a essere indipendente e a essere me stessa”
Nel 1981 partecipò anche a Miss Universo. Qualche anno fa la Kanakis si è schierata tra quelli che vogliono abolire la kermesse di Miss Italia.
Anna Kanakis, chi è: marito e figli
Nel 1981 ha sposato il musicista Claudio Simonetti, da cui ha divorziato pochi anni dopo. Simonetti è conosciuto per aver composto molte colonne sonore, tra cui i film di Dario Argento: “Profondo Rosso”, “Suspiria”, “Phenomena”, “Opera”, “Non ho sonno”, “Il cartaio”, “La terza madre” e “Dracula 3D”
Nel 2004 ha sposato il veneziano Marco Merati Foscarini, discendente di Marco Foscarini, uno degli ultimi dogi di Venezia. Alla conduttrice racconta era in un periodo particolare:
“Ero una zitella armata fino ai denti quando ci siamo conosciuti … “
L’attrice e scrittrice poi descrive il rapporto col marito e parla di “diciotto anni di amore assoluto”.
Il marito dal suo canto rivela:
“ho capito subito che c’era una chimica al momento che l’ho conosciuta e da lì è stato un andare avanti”. “abbiamo lo stesso modo di pensare, lei è una donna intelligentissima” e parla del loro rapporto definendolo “bellissimo con ancora un sacco di strada da fare”… “i colpi di fulmine non durano 18 anni, questa è stata come una musica in crescendo”.
e poi racconta dei momenti segreti:
“… Io e Marco dormiamo incastrati. Se lui si gira di schiena, io mi incollo alla sua, e siccome ha un po’ di pancia, mi abbraccio al suo corpo e ho una sensazione di beatitudine. Poi nella notte, mi giro dall’ altra parte e lui fa il panda con me. E questo è amore”.
Anna Kanakis chi è: la carriera cinematografica ma anche un pò di politica
Ha lavorato in molti film d’altronde 30 di carriera sono tanti. Ma ha bucato come si diceva all’epoca in gergo anche il piccolo schermo. Ha recitato in film divertenti ma anche in quelli drammatici e poi anche nelle serie tv, quelle che alleggeriscono le serate di tante famiglie. Di seguito la sua filmografia:
Al cinema
Bello di mamma, regia di Rino Di Silvestro (1980); I nuovi barbari, regia di Enzo G. Castellari (1982); Attila flagello di Dio, regia di Castellano e Pipolo (1982); Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio, regia di Sergio Martino (1983); Acapulco, prima spiaggia… a sinistra, regia di Sergio Martino (1983); 2019 – Dopo la caduta di New York, regia di Sergio Martino (1983); Segni particolari: bellissimo, regia di Castellano e Pipolo (1983); ‘o Re, regia di Luigi Magni (1989); L’avaro, regia di Tonino Cervi (1990); Riflessi in un cielo scuro, regia di Salvatore Maira (1991); Money – Intrigo in nove mosse (Money), regia di Steven Hilliard Stern (1991); Tragica conseguenza (Coma), regia di Denys Granier-Deferre (1994); Gli inaffidabili, regia di Jerry Calà (1997); Preludio, regia di Stefania Rossella Grassi e Tommaso Scutari (2019) – cortometraggio.
Alla televisione
Oceano – miniserie TV (1989); E Caterina… regnò – film TV (1991); La primavera di Michelangelo – film TV (1991); Due vite, un destino – film TV (1992); Princesse Alexandra – film TV (1992); La famiglia Ricordi – miniserie TV (1995); La tenda nera, regia di Luciano Manuzzi – film TV (1996); Il maresciallo Rocca – serie TV, episodio 1×06 (1996); Fine secolo – miniserie TV (1999); Una sola debole voce 2 – miniserie TV (2001); Vento di ponente – serie TV (2002); O la va, o la spacca – miniserie TV, 1×02 (2004); L’inchiesta – miniserie TV (2006); La terza verità – miniserie TV (2007)
Ebbe anche una breve carriera politica, assumendo il ruolo di dirigente nazionale “Cultura e Spettacolo” dell’Unione Democratica per la Repubblica (Udr), il partito fondato da Francesco Cossiga.
I libri che ha scritto
Nel 2010 esordisce come scrittrice con il romanzo Sei così mia quando dormi. L’ultimo scandaloso amore di George Sand (Marsilio Editori).
Nel 2011 continua nella scrittura, col secondo romanzo L’amante di Goebbels (Marsilio Editori), dove narra la storia vera di Lída Baarová, attrice cecoslovacca che fu amante di Joseph Goebbels nel 1938.
Quella volta che …
Anna Kanakis lanciò un insolito appello, proprio lei che vi partecipò e lo vinse nel 1977:
«Chiudiamo Miss Italia».
L’attrice dichiarò di sentirsi in imbarazzo come ex Miss Italia:
«Oggi l’immagine delle donne, spesso purtroppo complici, che i mezzi di comunicazione ci propongono quotidianamente, la trovo fortemente mortificante. Essere belle, disponibili, e magari prive di talento, sembra la ricetta per vincere. “Merito” e “Gavetta”, sono diventate parole da parruccone moraliste».
La ex Miss ammise: «Mi sembrava di leggere nei loro occhi la stessa frase. “Voglio diventare famosa, non so con quale mestiere, ma a prescindere”. Oggi è così che funziona, no? Perché non posso farcela anch’io?».
La Kanakis spiegò che la sua elezione avvenne per caso in quel lontano 1977:
«Mi capitò in vacanza, come un avventura casuale, e in un contesto sociale molto diverso dall’attuale. Erano anni di fermenti femministi, le donne combattevano per avere giusto spazio nel mondo del lavoro. Ovviamente fui bersaglio di dardi infuocati. Poco male, la mia saggia mamma mi riportò a casa a Catania per terminare il mio liceo classico».