Il segretario Jens Stoltenberg lo aveva annunciato già ieri e nelle ultime ore è diventato ufficiale l’impegno congiunto di 14 Paesi Nato, tramite lettera d’intenti, per la creazione di uno scudo aereo condiviso. Determinanti le consultazioni in programma oggi e domani al vertice dei ministri della Difesa dell’Alleanza Atlantica, a cui si sommano Estonia e Finlandia che hanno garantito il loro appoggio.
Anche Estonia e Finlandia al fianco dello scudo aereo Nato
Con il peggiorare della situazione in Ucraina, la Nato corre ai ripari e sigla un’intesa di principio per la creazione di uno scudo antiaereo condiviso. L’obiettivo dell’unione d’intenti è colmare le lacune delle attrezzatture di cui soprattutto l’Europa non dispone, e che risponde alle precise richieste avanzate ieri al G7 da Volodymyr Zelensky.
I firmatari della lettera per l’istituzione dello “European Sky Shield” sono stati Germania, Slovenia, Regno Unito, Slovacchia, Norvegia, Lettonia, Ungheria, Bulgaria, Belgio, Repubblica Ceca, Finlandia, Lituania, Paesi Bassi, Romania ed Estonia.
Il vice segretario generale della Nato, Mircea Geoană, ha inoltre ufficializzato il ruolo della Germania come leader del progetto di difesa aerea. Berlino, che è sempre stata titubante alla consegna di armi all’Ucraina, sovrintenderà l’operazione e ha consegnato questa mattina il primo di quattro sistemi Iris-T.
Queste le sue parole.
“Questo impegno oggi è ancora più importante, poiché assistiamo agli attacchi missilistici spietati e indiscriminati della Russia in Ucraina, che uccidono civili e distruggono infrastrutture critiche. In questo contesto, accolgo con favore la leadership tedesca nel lancio dell’iniziativa European Sky Shield. Le nuove risorse, completamente interoperabili e perfettamente integrate nella difesa aerea e missilistica della Nato, miglioreranno significativamente la nostra capacità di difendere l’Alleanza da tutte le minacce aeree e missilistiche”.
Germania referente del progetto
Il ministro della Difesa tedesco Christine Lambrecht ha rimarcato la criticità del sistema aereo in relazione alla dotazione missilistica della Russia e ha fatto il punto sui sistemi che verranno forniti a Kiev nell’immediato futuro.
La Germania fornirà direttamente i sistemi Iris-T essendo produttrice diretta, mentre sono allo studio le unità Patriot di Raytheon per la difesa aerea a terra e anche il sistema Arrow 3 di produzione israeliana (tra i più potenti al mondo). Completano il pacchetto sistemi a corto raggio non ancora identificati.
Dobbiamo colmare queste lacune rapidamente, stiamo vivendo in tempi minacciosi e pericolosi
Christine Lambrecht, ministro della difesa tedesco