La Borsa italiana è in difficoltà ma rimane interessante il segmento del lusso, nonostante il delisting di molti brand.

Il colore rosso domina le borse europee

A causa della forte volatilità e dell’instabilità globale, le principali piazze finanziarie europee hanno registrato valori negativi e hanno chiuso quasi unanimemente in rosso. La Borsa Italiana non è da meno: il FTSEMib ha chiuso con a -0,52% a 20.853 punti, dopo aver oscillato tra 20.482 e 20.906 punti. Segue poco dietro il FTSE Italia All Share che ha perso lo 0,46%.

In questo mercato pessimista, i trader hanno ampio spazio di manovra per fare affari e accaparrarsi titoli a prezzi interessanti. Per orientarsi nel mercato possono sfruttare il grafico “candlestick” o “candele giapponesi”, uno strumento fondamentale nell’analisti tecnica. Ma qual è il significato del trading con le candele? Il grafico con le candele si chiama così perché il prezzo del mercato finanziario è rappresentato visivamente con delle colonne che somigliano a delle candele, stoppini inclusi.

A cosa serve il grafico candele giapponesi

Rispetto al solito grafico a linee, che mostra solo il movimento dei prezzi, il grafico a candele giapponesi mostra molte più informazioni all’interno di ogni candela. È proprio questa caratteristica a renderlo uno degli strumenti preferiti da milioni di trader: avendo accesso a un maggior numero di informazioni, è più semplice prendere decisioni prudenti e investire in modo sicuro.

Appurato che un grafico a candele mostra più informazioni di un grafico a linee, occorre capire cosa esattamente è possibile rilevare. Le candele mostrano i seguenti elementi:

  • il movimento dei prezzi, molti più utile rispetto al conoscere solo l’esito (profitti, perdite, ecc.),
  • il “contesto” in cui è inserita la candela, ovvero cosa è successo prima e dopo,
  • la tendenza di mercato.

 L’analisi con i grafici a candele risulta particolarmente utile nel mercato Forex, nella compravendita di azioni, nelle materie prime e per le criptovalute.

Le difficoltà della Borsa italiana e l’esodo dei brand di lusso

Dopo aver approfittato del ribasso del mercato, gli investitori devono pazientare e attendere la risalita. Purtroppo, per il mercato finanziario italiano potrebbe volerci ancora molto. La Borsa di Milano ha infatti perso quest’anno alcuni grandi brand di lusso, tra i quali la holding finanziaria della famiglia italiana Agnelli e l’azienda di calzature di lusso Tod’s. Queste sono solo due aziende della ventina di gruppi che hanno optato per il “delisting”, ovvero l’uscita dalle quotazioni di Borsa, in questo quella italiana.

Escludendo alcune motivazioni specifiche, le cause principali sono fondamentalmente due: una combinazione di regole di quotazione complesse, e i prezzi delle azioni in calo. La Borsa italiana si è trovata, e si trova tutt’ora, in una posizione di svantaggio rispetto alle borse più grandi.

“Il problema più ampio è che molte aziende trovano la borsa di Milano sempre meno attraente rispetto ad altri Paesi”,

ha affermato Giancarlo Giudici, professore di finanza aziendale alla School of Management del Politecnico di Milano.

“Si tratta di avere a che fare con le autorità di regolamentazione nazionali, i requisiti sono complessi così come le procedure”.

Rimane aperta la porta del lusso, ma urgono cambiamenti

Nonostante il periodo difficile per il mercato azionario italiano, con l’indice FTSEMib a -20% rispetto ai valori di inizio anno, si possono intravedere alcuni segnali positivi. Il ministero delle Finanze ha cercato di rivedere le regole che disciplinano le offerte pubbliche, al fine di aumentare le quotazioni. Ad agosto, ad esempio, è stata abbandonata una clausola che prevedeva la traduzione in italiano di tutti i prospetti delle IPO, snellendo il processo di quotazione in borsa.

Occorre poi notare che la Borsa italiana è sempre stata il principale mercato di scambio per le azioni legate al lusso, e molte aziende come Moncler, Brunello Cucinelli e Salvatore Ferragamo le sono rimaste fedeli. Secondo Guglielmo Manetti, amministratore delegato di Intermonte, con alcuni cambiamenti la Borsa italiana avrebbe tutte le carte in regola per attirare brand ancora più grandi.

Investire sulla Borsa di Milano significa non solo affacciarsi a un mercato affermato, ma anche avvicinarsi a enormi possibilità di crescita delle azioni.