L’Onu ha approvato la risoluzione che condanna l’annessione illegale da parte della Russia di quattro regioni dell’Ucraina. Nel voto di ieri, tre quarti dei 193 membri dell’Assemblea generale – 143 paesi – hanno sostenuto una risoluzione che ha anche riaffermato la sovranità, l’indipendenza, l’unità e l’integrità territoriale dell’Ucraina all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti.

Ricordiamo che Mosca a settembre ha proclamato l’annessione di quattro regioni parzialmente occupate in Ucraina – Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia – dopo aver organizzato quelli che ha chiamato referendum. L’Ucraina e i suoi alleati hanno denunciato i voti come illegali e coercitivi.

Onu vota per risoluzione Ucraina, i Paesi contrari

Quattro paesi si sono uniti alla Russia nel votare contro la risoluzione: Bielorussia, Nicaragua, Corea del Nord e Siria. Altri 35 paesi si sono astenuti dal voto, tra cui Cina, India, Pakistan e Sud Africa.

L’ambasciatore russo delle Nazioni Unite Vassily Nebenzia ha detto all’Assemblea generale prima del voto: 

La risoluzione è politicizzata e apertamente provocatoria. Potrebbe distruggere tutti gli sforzi a favore di una soluzione diplomatica alla crisi.

La mossa delle Nazioni Unite fa eco a quanto accaduto nel 2014 dopo che la Russia ha annesso la Crimea ucraina. All’epoca, l’Assemblea Generale adottò una risoluzione che dichiarava nullo il referendum con 100 voti favorevoli, 11 contrari e 58 astenuti formali.

Biden: “Mosca non può cancellare l’Ucraina dalle mappe” 

Il presidente americano Joe Biden ha commentato così il voto dell’Onu:

La stragrande maggioranza delle nazioni ha votato per difendere la Carta delle Nazioni Unite e condannare il tentativo illegale della Russia di annettere con la forza il territorio ucraino.

E ha aggiunto:

“La Russia non può cancellare uno Stato sovrano dalla mappa. 143 nazioni si siano schierate dalla parte della libertà. Attaccando i principi fondamentali della Carta delle Nazioni Unite, la Russia sta strappando le basi stesse della pace e della sicurezza internazionali. La posta in gioco di questo conflitto è chiara a tutti e il mondo ha inviato un chiaro messaggio in risposta: la Russia non può cambiare i confini con la forza, non può impadronirsi del territorio di un altro Paese. L’Ucraina ha gli stessi diritti di ogni altro Stato sovrano. Deve essere in grado di scegliere il proprio futuro e la sua gente deve poter vivere pacificamente all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”.