La Roma di Mourinho si trova in un momento decisivo per il proprio cammino in Europa League, e nella sfida con il Betis dovrà cercare la vittoria per rilanciarsi. Al momento i giallorossi sono terzi a 3 punti nel girone C, preceduti da Ludogorets a 4 e Betis a punteggio pieno con 9. La Roma dovrà fare a meno di Dybala dopo la lesione al retto femorale sinistro rimediata contro il Lecce, ma anche di Zaniolo, squalificato. Massima attenzione e concentrazione: è vietato sbagliare.
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— AS Roma (@OfficialASRoma) October 12, 2022
Betis-Roma, Mourinho: “Non giocherà né Belotti né El Shaarawy”
Sul problema degli infortuni, forse legati alla preparazione svolta in modo diverso a causa del Mondiale, Mourinho ha risposto: “È una cosa di cui si parla già da tanto. Quando abbiamo parlato del Mondiale 4-5 anni fa si diceva questo e ora lo viviamo e viviamo la situazione. Ho imparato a piangere meno di quello che piangevo prima. Ho imparato a vivere con la realtà delle cose. Si può dire che si gioca troppo o dire che i club più ricchi sono privilegiati. Ci sono i ricchi, i poveri e i meno ricchi. I poveri giocano una volta a settimana, i ricchi possono giocare ogni giorno cambiando i giocatori e i meno ricchi sono quelli più in difficoltà perché giocano quanto i ricchi, ma con meno possibilità di cambiare e io sto vivendo questa situazione“.
Belotti o El Shaarawy? Contro Betis, come affermato da Mourinho, “non giocherà né Belotti né El Shaarawy“, e così la Roma proverà ad affidarsi a Abraham che è ancora in cerca di continuità. La poca incisività dell’attaccante, e la mancanza di gol, sarebbe un problema di tutta la squadra, né fisico né mentale legato a lui stesso. “È un problema nostro, un problema di squadra – ha confermato Mourinho -. Non mi piace fare questo tipo di analisi, non leggo tanto ma possibilmente tu troverai giocatori di alto livello che vivono momenti simili in Italia e fuori l’Italia. Sono momenti così, per voi tutto è un numero, tutto è stats, in realtà è che a noi servono gol per vincere partite. Se le partite si vincessero per opportunità di gol, le vinceremmo tutte perché siamo primi in questo. Sono dei momenti, qualche volta qualche squadra pagherà per vostro, magari faremo quattro gol con quattro palle-gol. L’importante è che noi guardiamo tutto come squadra, non dobbiamo mettere pressione come fate voi, per voi il giocatore A o B deve segnare di più, noi analizziamo il tutto come squadra. Segniamo poco per quanto produciamo, dobbiamo avere più efficacia e arriverà”.
“Dobbiamo avere più disciplina”
Mourinho è anche tornato al momento del post partita del Lecce, quando affermò che i suoi giocatori non riescono a capire i suoi dettami. A cosa si riferiva esattamente? “Per un allenatore parlare dieci minuti dopo la fine della partita non è facile. Dobbiamo avere più disciplina, quando uno o due giocatori perdono questa disciplina in fase offensiva che difensiva c’è un’implicazione in tutta la squadra e a questo livello dobbiamo migliorare. È un anno e mezzo che lavoriamo insieme, abbiamo fatto partite di grande concentrazione e dove abbiamo rispettato il nostro piano di gioco, sono pochissime le partite che abbiamo vinto individualmente o fuori dalla linea di gioco che abbiamo preparato prima”.