Spal, Daniele De Rossi è ufficialmente il nuovo allenatore. L’ex capitano della Roma sarà alla sua prima esperienza da allenatore tra i professionisti e partirà da un club di Serie B. Il compito dell’ex centrocampista giallorosso sarà quello di riportare in alto una società che, in cadetteria, momentaneamente occupa la 14esima posizione in classifica, a un solo punto dalla zona playout. I biancoazzurri, partiti con altri obiettivi in estate, sono reduci da due sconfitte consecutive e una solta vittoria nelle ultime cinque gare, contro il Venezia per 2-0. Il neo tecnico dei ferraresi dovrà subito dare la scossa alla squadra a partire dalla prossima sfida di campionato, in programma sabato 15 ottobre in casa del Cittadella. Dopo un anno da assistente nell’Italia di Mancini, De Rossi avvia ufficialmente la sua carriera da allenatore con la Spal.

Spal, la conferenza di De Rossi

Così come riportato da Gianlucadimarzio.com, ecco il presidente Tacopina che ha ufficialmente presentato De Rossi alla Spal: ” In 13 anni di carriera non sono stato mai così contento di presentarvi un allenatore. E’ un amico per questo sono sicuro e convinto di questa scelta. L’ho sempre stimato, dai tempi di Roma, come calciatore e come uomo. Ho sempre detto che prima o poi sarebbe stato un allenatore di uno dei mie club. Possiede un’innata leadership e una fame di vittoria e arricchimento, il fatto che oggi sia qui con noi mi riempie di felicità ed orgoglio. Penso sia la persona giusta per dove vogliamo far arrivare la squadra, dobbiamo stare più in alto possibile e ne abbiamo le potenzialità”. Arrivano poi le prime parole di De Rossi come allenatore della SPAL in conferenza stampa: “Ho incontrato un’umanità incredibile a Ferrara. Ho 30 anni di carriera ma comunque ho avuto un po’ di paura: entrare in uno spogliatoio nuovo fa sempre un certo effetto. Tacopina mi parlava di lavorare come allenatore con lui quando giocavo, spero di ripagare questa fiducia. E’ come quando passi dalle elementari alle medie, cambi edificio, amici e speri che ti stiano simpatici. Mio padre fa questo lavoro da tutta la vita. So che fare l’allenatore è complicato, in corsa ancora di più, ma con le persone giuste non mi mette paura nulla“. L’ex centrocampista poi continua: “Negli ultimi tempi ho guardato molta Serie B, notavo stadi con tifosi poco caldi mentre questi della SPAL erano indemoniati. Giocare per qualcuno che non dorme la notte per il risultato mi carica. La categoria non mi interessava molto, mi serviva gente seria alle spalle. Un centro sportivo così ti fa venire voglia di rimanere anche 6-7 ore al campo, nemmeno in Serie A alcuni sono così. Intensità, serietà e coraggio sono le basi, non chiudo l’occhio due volte in allenamento. Non devo trovare un altro De Rossi o scimmiottare un altro giocatore, devo trovare qualcosa di originale e fruttuoso. Non mi piace chi ha bisogno di determinati giocatori: l’allenatore bravo deve far viaggiare bene i propri cavalli al massimo schierandoli al meglio. Giacca o felpa in panchina? Giacca e cravatta mai. Prometto di non fare promesse, serve testa, cuore e corpo in questa squadra. I tifosi così innamorati ci danno una motivazione in più. Esposito? Ho “una malattia professionale” per i mediani così, lo avrei voluto come primo giocatore in qualunque club fossi andato, ma tutti partono alla pari e molti che non conoscevo mi hanno sorpreso. Ho ricevuto tantissimi messaggi dopo la notizia. Ho avuto alcune proposte ma dopo tanti ringraziamenti ho preferito dire no”.

Il suo staff

Il vice di De Rossi alla Spal sarà Carlo Cornacchia, figura professionale che aveva seguito Claudio Ranieri nelle ultime esperienze al Nantes, Fulham, Roma, Sampdoria e Watford. La scintilla tra i due è scoccata negli ultimi mesi di carriera di De Rossi in giallorosso. Oltre al vice, a bordocampo ci sarà spazio per Guillermo Giacomazzi, ex centrocampista di Lecce, Palermo e Empoli. Il preparatore atletico sarà invece una figura di livello internazionale: Marcos Alvarez. Reduce dall’ultima esperienza con il Parma, in passato ha lavorato con il Betis Siviglia, il Tottenham, il Real Madrid e il Siviglia. Spazio ovviamente anche al match analyst che sarà Simone Contran, conosciuto in Nazionale dall’ex Roma durante l’esperienza nell’Italia di Mancini. Spazio nello staff anche per Emanuele Mancini, amico fraterno del campione del mondo.