“Djokovic sarà il benvenuto”: lo ha detto la figura più importante a capo degli Australian Open 2023: Craig Tiley. La dichiarazione che vede il possibile ritorno di Novak Djokovic l’anno prossimo come protagonista del Grande Slam australiano, lascia ben sperare. È necessario però capire se effettivamente poi il serbo potrà giocare in Australia, poiché è il governo a doverlo ammettere, dal momento che Nole è stato bandito dalla terra australiana fino al 2025. Ma il veto non è monolitico e può essere cancellato. In ultimo luogo, va registrata l’apertura verso i tennisti di nazionalità russa e bielorussa, che potranno giocare in Australia solo se accettano di farlo senza bandiera, nella stessa misura in cui è successo nell’ultima edizione di Roland Garros e US Open.
Australian Open 2023, Djokovic pronto a fare il suo ritorno
Presto per capire se effettivamente Novak Djokovic potrà prendere parte al prossimo Australian Open 2023, ma intanto Craig Tiley dichiara il suo essere a favore dell’accettazione eventuale di Nole, che questo torneo lo ha già vinto nove volte e gradirebbe salire in doppia cifra. A Djokovic sarà permesso di partecipare, nonostante la grandissima confusione derivata dalla vicenda dello scorso anno, che aveva generato l’esclusione del campione serbo dalla competizione (con un divieto di entrare nel paese attivo addirittura fino al 2025).
Djokovic era stato obbligato a saltare sia gli Australian Open che gli US Open visto che aveva rifiutato di vaccinarsi contro il Covid-19. Non è stata fatta eccezione per lui, che in Australia ha dominato negli ultimi anni. Ma ecco le dichiarazioni di Tiley:
“A questo punto, Novak e il governo federale devono risolvere la situazione e poi noi seguiremo qualsiasi istruzione. Non è una questione su cui possiamo fare pressioni. È una questione che rimane assolutamente tra loro due e poi, se sarà possibile, gli daremo il benvenuto agli Australian Open.”
Infine un passaggio importante anche sugli atleti di nazionalità russa e bielorussa, da parte di Tiley, che ha confermato la volontà di approvarne la presenza, ma solo se accetteranno di non rappresentare la loro bandiera, come accaduto negli ultimi Roland Garros e US Open.
Ricordiamo che gli Australian Open inizieranno tra circa tre mesi, esattamente il 16 gennaio. Forse, con un Djokovic in più.