Putin ha parlato di possibili nuove forniture di gas all’Europa il più presto possibile. È la promessa del capo del Cremlino, che ha confermato come Mosca sia pronta a provvedere al rifornimento di gas attraverso il gasdotto Nord Stream 2, di complicato utilizzo dopo l’invasione ucraina da parte dei russi. Il presidente russo ha rilasciato alcune dichiarazioni a margine della Settimana dell’energia russa, tirando in ballo la popolazione europea:

I cittadini stanno soffrendo a causa delle bollette energetiche più elevate, ma la Russia non c’entra nulla con tutto questo. La Russia non invierà forniture aggiuntive ai Paesi che imporranno un tetto ai prezzi del petrolio. Il volume complessivo della produzione e delle esportazioni rimarrà al livello attuale fino al 2025.

Tutta “colpa”, secondo Putin, della “promozione aggressiva delle energie rinnovabili nell’UE”, che avrebbe causato una riduzione degli investimenti nel settore del gas e del petrolio a livello globale:

Stati Uniti, Ucraina e Polonia sono i principali beneficiari del sabotaggio al Nord Stream. Non c’è bisogno di entrare nei dettagli. Del resto aumenta l’importanza dei restanti sistemi per il trasporto del gas, come il gasdotto Yamal-Europa, che attraversano il territorio della Polonia e dell’Ucraina. E anche gli Stati Uniti, ovviamente, ora possono fornire risorse energetiche a prezzi elevati. I prezzi del Gnl americano sono molto più alti e questo era ben noto a tutti prima, ma lo è ancora di più adesso.”

Quindi:

Oltre ai prezzi maggiori ci sono anche rischi aggiuntivi e risiedono nel fatto che gli approvvigionamenti sono ora instabili, dal momento che qualsiasi rifornimento può salpare da un momento all’altro verso altre regioni del mondo. È già successo abbastanza recentemente, quando le petroliere americane che trasportano Gnl in Europa si sono girate a metà strada e hanno cambiato destinazione perché ai venditori di Gnl era stato offerto un prezzo più alto altrove, mentre gli interessi degli acquirenti europei sono stati ignorati.

Palla, ora, proprio all’Unione Europea che dovrà affrontare un inverno inevitabilmente complicato.

Guerra Russia-Ucraina, bombe ad Avdiivka. Il bilancio: 422 bambini uccisi dall’inizio del conflitto

Nel frattempo l’esercito russo è intervenuto colpendo il mercato centrale della città di Avdiivka, nell’Oblast di Donetsk. Sette le vittime e otto i feriti, come riportato da Pavlo Kyrylenko, governatore dell’Oblast di Donetsk. L’Ufficio del Procuratore Generale aggiorna un triste bilancio: sono 422 i bambini vittime del conflitto, mentre sono rimasti feriti in 808. Un dato su cui è stato messo al corrente anche Papa Francesco, che ha manifestato ancora una volta la sua solidarietà con il popolo ucraino al termine dell’Udienza Generale.

In questi giorni il mio cuore è sempre rivolto al popolo ucraino specialmente agli abitanti delle località sulle quali si sono accaniti i bombardamenti. Porto dentro di me il loro dolore e per intercessione della Santa Madre di Dio lo presento nella preghiera al Signore. Egli sempre ascolta il grido dei popoli che lo invocano. Possa il suo Spirito trasformare i cuori di quanto hanno in mano le sorti della guerra perché cessi la violenza e si possa ricostruire una convivenza pacifica nella giustizia.