In un’intervista rilasciata ad OA Sport, l’allenatore di Matteo Berrettini, Vincenzo Santopadre, ha raccontato alcuni aspetti del tennista azzurro. Berrettini che esordirà contro Roberto Cerballes Baena nel torneo ATP di Firenze. Ecco alcuni passaggi dell’intervista, a partire dal significato di giocare in quel di Firenze:
“Giocare in Italia ha sempre un grande significato: ormai è diventato un personaggio popolare ed è sempre un piacere avere questa accoglienza. Inoltre Firenze è una città che è nel suo cuore per le origini della famiglia. ATP Finals? È molto difficile, ma non impossibile. Serve un risultato buono qui, poi giocheremo a Vienna e a Parigi-Bercy e la stagione si chiuderà con la Coppa Davis, un appuntamento molto importante per Matteo, tiene molto alla maglia della Nazionale. La stagione è comunque molto positiva visti gli incidenti di percorso”.
ATP Firenze, Santopadre su Berrettini
L’intervista è stata effettuata durante la partita tra Lorenzo Sonego e Bernabe Zapata Miralles, e quando è stato chiesto un parere sul match a Santopadre, lui ha risposto svelando un piccolo segreto che ha imparato nella sua sua vita da allenatore:
“E’ inutile dire ad un giocatore di essere meno falloso in una giornata storta. Gli devi dare dei punti di riferimento, ad esempio: tira al centro, mira in un determinato punto. Devi fargli fare le cose semplici, esprimendo concetti semplici ed essendo chiaro“.
Vincenzo Santopadre però è allenatore di Matteo Berrettini, ed è chiaro che questo finale di stagione sarà fondamentale per cercare di totalizzare quel punteggio utile a migliorare il suo ranking ATP, per poi puntare dritto dritto alle prossime Finals – tanto agognate – di Torino. Per l’azzurro, la grande occasione è a Firenze: bisogna cercare di fare bene ora, per tentare di partecipare al grande torneo riservato ai migliori tennisti dell’anno.