Maccabi-Juve, si fa sempre intensa la crisi all’interno dell’ambiente bianconero. La sconfitta per 2-0 rimediata in Israele sancisce la probabile eliminazione già nella fase ai gironi della Champions League per gli uomini di Massimiliano Allegri. Partita decisamente sottotono quella disputata dai bianconeri, che vanno sotto di due reti sin dalla prima frazione. L’incapacità di reagire è, forse, il campanello d’allarme più allarmante. Ai microfoni di Sky, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha usato parole decisamente forti nell’immediato post gara: “Oggi è una serata difficile. Va analizzato nel suo contesto e questo è uno dei periodi più difficili da quando sono a capo del club. Bisogna assumersi le responsabilità e sono qua per questo. Provo vergogna per quello che sta succedendo, ma sono consapevole che il calcio è uno sport di squadra e si gioca in undici”. Il numero uno della società bianconera ha comunque affermato che la posizione di Allegri non è a rischio: “Non esistono responsabilità individuali, non è colpa dell’allenatore se non vinciamo un tackle. Decideremo a fine anno, faccio fatica a pensare a un cambio in corsa. Allegri rimarrà l’allenatore della Juventus”.
Maccabi-Juve, lo sfogo di Agnelli
Maccabi-Juve, Agnelli ha poi rincarato la dose per quanto accaduto nella trasferta in Israele: “Una situazione del genere non riguarda soltanto una persona sola e dunque Allegri, è una questione di gruppo e dobbiamo ripartire da qui. Abbiamo nove partite in trenta giorni e dobbiamo posizionarci bene. Parlare di analogie con altre situazioni è difficile, è un problema del gruppo, di atteggiamento generale e di tante partite che tecnicamente dovevano essere più abbordabili e invece non lo sono state. Bisogna provare vergogna e chiedere scusa ai tifosi, che al momento fanno fatica a girare per strada. Bisogna fare una profonda riflessione”. Sul futuro immediato della Juve, il presidente ha aggiunto: “Qui c’è un gruppo di ottanta persone che deve ritrovare compattezza, per rimettere in campo le qualità individuali e collettive che ha. Non sono io a decidere se andare in ritiro o prendere decisioni per la gestione della squadra, toccherà all’allenatore decidere. Il rispetto dei ruoli è fondamentale, ne faccio un discorso collettivo”.
Le parole di Allegri
Maccabi-Juve, dopo lo sfogo del presidente Agnelli sono arrivate le parole di Massimiliano Allegri. L’allenatore dei bianconeri è ritenuto – dalla platea juventina – tra i principali artefici della peggior partenza della storia recente del club. Queste le sue parole ai microfoni di Sky: “Situazione difficile da spiegare, bisogna stare zitti e lavorare più di prima. Serve da questa situazione. Oggi brutta prova di personalità. Domani rientriamo e fino al derby rimaniamo tutti in Continassa, è un atto dovuto verso la società, i tifosi e verso noi stessi. È una questione di cuore e passione e a me non piace”. L’allenatore della squadra bianconera ha poi aggiunto: “Dobbiamo tornare a giocare di squadra – afferma Allegri –, perché giochiamo troppo singolarmente. Agnelli dice che dobbiamo vergognarci? Ha perfettamente ragione, l’atteggiamento non va bene. Ogni tanto serve stare in ritiro e guardarci negli occhi per riposare e lavorare. Non è giusto fare queste prestazioni. La sfida quando diventa più difficile è ancora più bella e bisogna uscirne con coraggio. Non ho mai pensato alle dimissioni”.