Scarlett Johansson attacca Hollywood per averla “ipersessualizzata” quando era giovane, dandole ruoli inadatti alla sua età.
Scarlett Johansson attacca Hollywood: “Mi hanno messa in situazioni non appropriate alla mia età”
Si allunga la lista delle attrici di Hollywood che iniziano a togliersi alcuni sassolini dalla scarpa per come la Mecca del Cinema le ha trattate in passato, prima che emergesse lo scandalo legato al produttore Harvey Weinstein e che movimenti come il MeToo portassero avanti battaglie fondamentali per cambiare le cose in tema di diritti delle donne e parità di genere.
Dopo le accuse di Charlize Theron e Diane Kruger, ora è la volta di Scarlett Johansson. In un’intervista rilasciata per un episodio del podcast Armchair Expert, condotto dall’attore Dax Shepard, l’attrice ha raccontato i primi anni della sua carriera e come l’industria del cinema statunitense l’abbia messa spesso in difficoltà e a disagio, assegnandole ruoli inadeguati alla sua età anagrafica.
“All’epoca sono stata oggettivizzata e catalogata in un modo tale che non mi venivano offerti i ruoli che avrei voluto interpretare. Pensavo che la gente fosse convinta che avessi tipo 40 anni, poiché tutti pensavano che fossi più vecchia e che facessi l’attrice da più tempo di quanto non fosse in realtà, e questo mi portò a essere incasellata in questa versione ipersessualizzata di me stessa. Questo mi mise in moltissime situazioni che erano decisamente inappropriate alla mia età ma, per fortuna, mia madre fu davvero brava a proteggermi quando non avevo ancora 18 anni. Tutto questo andò avanti così a lungo che pensai che fosse finita per me, che quelli erano i ruoli che mi avevano assegnato e quella fosse la carriera che mi aspettava. “
Le giovani attrici di oggi e le cose che iniziano a cambiare
Malgrado la sua esperienza decisamente poco felice, la Johansson guarda con più ottimismo alla situazione attuale delle sue giovani colleghe, che si trovano nella condizione di poter spaziare di più con ruoli che gli vengono richiesti e sono meno sottoposte a quel tipo di catalogazione da parte di Hollywood.
“Oggi vedo queste attrici più giovani, che hanno circa vent’anni, e che possono essere tantissime cose diverse, possono interpretare ruoli molto diversi tra loro. Sembra proprio che, per fortuna, a loro non si applichino più le categorie del passato. Penso a Zendaya, star della serie Euphoria e di Spider-Man, ed è un grande esempio. O anche Florence Pugh, che si muove all’interno di tantissimi generi diversi, grazie ai quali mette in mostra tutte le differenti sfumature del suo talento”.
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