Quando si pronuncia il suo nome in sanità c’è chi storce il naso, chi solleva il sopracciglio e chi invece inizia ad avere qualche tremore di gambe. Ma cos’è la fondazione Gimbe, alla cui presidenza c’è il medico e divulgatore Nino Cartabellotta? In estrema sintesi si tratta di un soggetto autonomo, senza scopo di lucro, indipendente, che ha l’obiettivo di favorire la diffusione e applicazione delle migliori evidenze scientifiche. Il tutto sorretto da attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica. La missione? Per la Fondazione Gimbe (il cui nome per intero è Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze)  è il miglioramento dell’assistenza sanitaria, puntando a migliorare i processi che la determinano: insomma riuscire ad arrivare a un servizio sanitario pubblico, sostenibile, equo, funzionante e capace di dare risposte a tutti i cittadini. 

Fondazione Gimbe cos’è e cosa fa

Una delle attività principali della Fondazione è rapportarsi con gli organi politico-istituzionali per suggerire azioni migliorative rispetto ai processi di gestione della sanità. Sempre con l’obiettivo di ridurre le cose che non funzionano, offrendo a tutti la possibilità di essere assistiti nel miglior modo possibile. Uno dei compiti che si è data la Fondazione Gimbe è quello di lavorare con chi amministra la sanità pubblica per ridurre gli sprechi ed efficientare i risultati. 

Le linee di azione

Se ci si chiede cos’è la Fondazione Gimbe bisogna prima comprendere la complessità del nostro sistema sanitario e le riforme che lo hanno interessato. Prima fra tutte quella (la legge Bindi) che ha modernizzato la sanità introducendo concetti di performance, competitività, efficienza, managerialità. Ecco allora spiegato perché la Fondazione Gimbe cerca di favorire l’integrazione multi professionale, di mettere a disposizione di una platea sempre più ampia le più innovative evidenze scientifiche. Cerca di suggerire come migliorare la qualità dei processi, l’etica, la ricerca biomedica, clinica e sanitaria per ridurre gli sprechi ed valorizzare gli investimenti di danaro pubblico.

In sintesi si può dire che la Fondazione Gimbe agisce come soggetto terzo e senza interessi per migliorare sicurezza, efficacia, appropriatezza, dell’assistenza sanitaria pubblica anche coinvolgendo cittadini e pazienti. E questo anche promuovendo la sensibilizzazione dei cittadini verso il tema della salute, cercando di diffondere la consapevolezza che il servizio sanitario nazionale è un bene di tutti, che va tutelato e garantito per noi e per le generazioni a venire. 

Fondazione Gimbe: chi c’è dietro

Però su cos’è la Fondazione GImbe e chi c’è dietro, e quindi sulla sua effettiva indipendenza ed equidistanza, sono più volte sorte delle voci fuori dal coro. 

Alla Fondazione Gimbe vengono infatti contestate alcune fonti di finanziamento che la metterebbero in condizione di non oggettività: all’interno del sito della fondazione stessa sono indicate le fonti di finanziamento e fra queste compaiono alcune case farmaceutiche che rientrano nella lista di quelle che vengono chiamate “Big Pharma”: AstraZeneca, Pfizer e Janssen (azienda della società farmaceutica Johnson&Johnson). Nel periodo pandemico la presenza fra i finanziatori di queste multinazionali del farmaco ha dato adito a più di qualche sospetto sul possibile indirizzamento dei consigli della Fondazione Gimbe verso alcune soluzioni piuttosto che su altre.