Allerta meteo: il Dipartimento della Protezione Civile ha diffuso un nuovo bollettino nel quale comunica uno stato di allerta gialla per possibili rischi di carattere idraulico ed idrogeologico in 4 regioni d’Italia: Abruzzo, Calabria, Puglia e Umbria.
Nello specifico, per quanto riguarda la giornata di oggi, il Dipartimento della Protezione Civile ha comunicato la possibilità di effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli idrometrici critici (possibili eventi alluvionali) lungo i corsi d’acqua principali nei territori della Regione Calabria.
Oltre al rischio idraulico presente esclusivamente all’interno della Regione Calabria, la Protezione Civile ha emesso, invece, anche un rischio idrogeologico per le regioni Abruzzo, Calabria e Puglia.
In particolare, nelle suddette regioni sarà possibile la presenza di effetti indotti sul territorio dal superamento dei livelli pluviometrici critici lungo i versanti, dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua della la rete idrografica minore e di smaltimento delle acque piovane.
Nelle ultime ore il maltempo ha colpito principalmente le regioni che sono situate nelle aree a sud dell’Italia. In Puglia, infatti, sono cadute delle piogge particolarmente abbondanti nei territori collocati nella provincia di Taranto.
La polizia locale di Taranto, perciò, ieri pomeriggio ha dovuto vietare la circolazione e chiudere, dunque, il tratto di strada situato nei pressi del sottopasso di via Ancona, a causa di allagamenti.
Problemi alla circolazione, con strade chiuse al traffico, anche a Cosenza, in Calabria, con molte persone che sono rimaste bloccate all’interno di bar e di altre attività commerciali del luogo.
In Sicilia, invece, forti disagi a Trapani e nelle zone limitrofe a causa delle piogge abbondanti che sono cadute su quei territori.
Nel comune di Castelvetrano una palazzina è stata dichiarata inagibile e sono state immediatamente chiuse dalla polizia municipale le aree circostanti.
Per questa situazione che si è verificata all’interno del territorio, il sindaco Enzo Alfano ha richiesto lo stato di calamità naturale alla Regione Sicilia.
Allerta meteo: le parole del meteorologo Lorenzo Tedici
Il meteorologo del sito www.ilmeteo.it, Lorenzo Tedici, ha parlato di quali sono le previsioni del tempo nel breve termine:
“Abbiamo ‘identificato’ le Colonne d’Ercole per indicare la zona compresa tra la Spagna, il Marocco ed il vicino Atlantico. In quest’area si sta sviluppando un profondo ciclone che spingerà aria umida da Sud-Ovest verso Nord-Est, quindi verso l’Italia.
Nelle prossime ore avremo ancora residuo maltempo al Sud in spostamento dal Basso Adriatico verso la Grecia; tra Mercoledì e Giovedì il flusso umido associato al Ciclone mediterraneo, posto sul limite estremo del mondo conosciuto nella letteratura classica, porterà dapprima piogge sulla Sardegna e poi verso il Sud con fenomeni a tratti forti a causa della temperatura del mare ancora elevata”.
Dopodiché il meteorologo ha parlato di come incide la temperatura del mare sui fenomeni atmosferici:
“L’acqua intorno alla Sardegna è a 23°C, intorno alla Sicilia meridionale addirittura a 25°C come in piena Estate, o quanto meno come durante le stagioni estive prima del forte Riscaldamento Globale in atto negli ultimi 30 anni.
Ricordiamo infatti che, durante la scorsa Estate, il mare al Sud ha raggiunto una temperatura tropicale di 30/31°C, e tuttora risentiamo di questa anomalia estrema.
Il calore proveniente dalle acque calde agisce come combustibile per lo sviluppo di ammassi nuvolosi sempre più estesi, la maggiore evaporazione causata dal calore fornisce poi molta umidità al sistema perturbato: ecco il maggiore rischio di fenomeni intensi”.
In definitiva, ecco che cosa ci dovremmo aspettare nella restante parte del mese di ottobre:
“Non escludiamo il ritorno del caldo con un’Ottobrata versione 2.0: è previsto un aumento delle temperature nel prossimo weekend, ma soprattutto durante la prossima settimana, con possibili picchi di 32/33°C.
Per ora limitiamoci ad osservare come si comporterà il Ciclone delle Colonne d’Ercole, il rischio fenomeni intensi per il Mediterraneo è ancora molto elevato a causa del mare caldo”.