Secondo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l’Italia non riscontrerà problemi quest’inverno con il rifornimento del gas ma la sicurezza nazionale dipende dal rigassificatore di Piombino. E sul tetto al prezzo del gas in sede europea si va verso una convergenza al delimitare un intervallo di oscillazione del Ttf, il mercato di riferimento di Amsterdam, in modo da limitarne la volatilità che ha portato le quotazioni a picchi “assurdi”.

Tetto alle oscillazioni del Ttf

Cingolani, durante un webinar di Rcs Academy sul RePowerEu, parla del tema caldo di queste ultime settimane, il price cap. Un punto molto spinoso e che negli ultimi tempi sta riscuotendo sempre più “interesse” da tutte le forze politiche. Secondo Cingolani, tuttavia, c’è la possibilità di arrivare a un compromesso:

Il tetto sarà un intervallo entro il quale il Ttf potrà variare senza avere questi picchi di volatilità assurdi. Direi che su questo stiamo convergendo, venerdì scorso ci sono stati gli ultimi allineamenti in videoconferenza. Stasera ci sarà una riunione informale dei ministri dei paesi più energivori. Credo che si possa giungere a una soluzione di compromesso che contribuirà a limitare fortemente i costi.

Cingolani: “Il gas c’è ma il prezzo è aumentato”

Il ministro si sofferma sul paradosso più grande riguardante il caro energia sottolineando come – per assurdo – la disponibilità del gas ci sia mentre il problema reale riguarda il prezzo. Ecco un estratto dal suo intervento:

L’assurdo di questa vicenda è che il gas c’è, ma il prezzo è aumentato. Noi esportiamo, eppure il prezzo rimane altissimo. La verità è che abbiamo pagato follemente le quotazioni del gas di una borsa che non è realistica. Il Ttf è totalmente sganciato dalla realtà. C’è una volatilità pazzesca. Stiamo pagando questa cosa e un ritardo nell’agire. Non stiamo pagando una reale mancanza di gas. 

Dalla nave di Piombino dipende la sicurezza nazionale

Continuando sempre nel suo intervento, Cingolani è tornato a parlare del rigassificatore di Piombino lanciando un campanello d’allarme soprattutto sul tema della sicurezza nazionale:

Sull’entrata in funzione della nave sicurezze non ne ho. Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un suicidio. C’è un problema nimby, e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì 3 anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo.

Infine, un passaggio anche per quanto riguarda la situazione generale del Paese alla vigilia dell’inverno. Su questo tema, Cingolani ha provato a rassicurare il Paese parlando di “stagione invernale tranquilla” anche e soprattutto in virtù degli stoccaggi che garantiscono abbastanza risorse. Ecco le sue parole:

Abbiamo messo in sicurezza il paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquilla. Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese. Il price cap l’avevamo proposto mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca.