Draymond Green è chiaramente deluso per le sue azioni commesse nei confronti di Jordan Poole, suo compagno di squadra, qualche giorno fa. Il leader dei Golden State Warriors ha colpito il play con un pugno diretto sul viso durante una sessione di allenamento. Qualcosa che è stato immortalato dalle telecamere presenti al training center dei californiani e pubblicato dai media locali. Un gesto chiaramente sotto la lente d’ingrandimento che ha ‘costretto’ Draymond a presentarsi davanti ai microfoni dei giornalisti per spiegare i motivi che lo hanno portato all’aggressione.
NBA, Draymond Green: “Mi sono scusato con la squadra”
Green ha parlato in questa maniera:
”Non mi nascondo, riconosco i miei errori. Mercoledì ho sbagliato, mi sono scusato per questo con la squadra e con Jordan. C’è enorme imbarazzo per l’accaduto, non solo per me che ho compiuto il gesto, ma anche per Jordan, la squadra, l’organizzazione e la sua famiglia. Ora c’è da ricostruire fiducia nello spogliatoio e rimettere insieme i cocci per ripetersi e difendere il titolo. Anche se questa è l’ultima delle mie preoccupazioni al momento, deve rimanere in primo piano. […] Come leader di questo gruppo, devo sentirmi meglio.”
Nessuna gelosia nemmeno per il probabile rinnovo dello stesso Poole con Golden State che verosimilmente eroderà il budget:
“Posso assicurarvi che non faccio i conti nelle tasche altrui. Ciò che succede in allenamento dovrebbe restare lì. Non sono qui per cambiare un’opinione, ma per riconoscere i miei errori. Mi prenderò del tempo per me stando lontano dalla squadra, come ho già fatto. Lavorerò su me stesso continuando a dare spazio agli altri ragazzi. Il video? Porcata. Dagli allenamenti non esce altro, non vengono svelati gli schemi che proviamo. L’ho visto quindici volte, forse di più appare anche peggio di quel che pensassi. A prescindere da come è stato reso pubblico, con audio o senza, ho sbagliato, lo accetto e guardo avanti. I sentimenti di Jordan sono la cosa più importante, non ne abbiamo ancora parlato né è opportuno parlarne ora.”