Ancora nessuna notizia sull’arresto di Alessia Piperno. Intanto, è arrivata una velata minaccia da parte del portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanaani che lascia intendere un sentimento di ostilità nei confronti dell’Occidente.
L’ammonimento di Teheran: “Devono rispettare le nostre regole”
Nasser Kanaani ha inviato un messaggio forte e chiaro all’Occidente:
I cittadini stranieri che si trovano in Iran per turismo o per affari devono rispettare le leggi del Paese. Le indagini continuano e le rispettive ambasciate e i cittadini stranieri vengono a sapere degli ultimi sviluppi. L’Iran è un Paese sicuro per tutti i viaggiatori stranieri, sia per turismo, sia per affari, non si vuole disturbare nessuno. Ma devono rispettare le nostre regole.
Il funzionario ha sottolineato che alcuni cittadini stranieri arrestati durante i disordini nelle ultime settimane sono stati rilasciati dopo che è stata dimostrata la loro non interferenza. Mentre per gli altri sono in corso provvedimenti legali e indagini.
A questo punto, si ipotizza che Alessio Piperno possa essere trovata coinvolta, suo malgrado, in qualche manifestazione estemporanea di protesta.
Nella stessa occasione, Kanaani ha alzato la voce contro i Paesi europei che “permettono di attaccare le ambasciate iraniane nei loro Paesi”. Poi li ha accusati di avere “doppi standard sui diritti umani” per avere criticato la dura repressione attuata dalle forze di sicurezza iraniane contro le manifestazioni antigovernative scatenate dalla morte di Mahsa Amini, che ormai vanno avanti quotidianamente da quasi un mese.
Arresto di Alessia Piperno, il padre: “Mia figlia non ha partecipato alle proteste”
Secondo Alberto Piperno sua figlia non ha partecipato alle proteste che infiammano l’Iran da settimane. E afferma:
Si teneva distante dalla rivolta antigovernativa. Non credo che vi abbia partecipato. Di più non voglio e non saprei dire. Credo che in questa fase sia meglio aspettare. Rimaniamo a stretto contatto con la Farnesina.