E’ scontro nel centro sinistra tra chi difende Kiev e chi chiede di sostenere con maggiore decisione l’impegno bellico contro la Russia e quanti chiedono di puntare sull’apertura di una via diplomatica alla pace. Uno scontro innescato dalle piazze per la pace annunciate per i prossimi giorni, ma che si e’ acceso in queste ore, dopo i bombardamenti su Kiev. “Siamo al fianco del popolo ucraino”, scrive Enrico Letta sui social network mentre le bombe russe cadono sulla capitale ucraina, aggiungendo un hashtag eloquente: “Stop al terrore di Putin”. la posizione del Pd rimane quella che vede nella Russia l’aggressore e nell’Ucraina l’aggredito che si difende. Il Pd ha votato tutti i provvedimenti di sostegno, anche in termini di invio di armi, a Kiev. Ma nel partito aumentano le voci che chiedono di puntare con maggiore convinzione sulla via diplomatica. Tra questi ultimi si iscrive Graziano Delrio, deputato ed ex ministro Pd: “E’ gia’ tardi, ma chiediamo a gran voce un’azione degli organismi internazionali per il cessate il fuoco e l’apertura di un negoziato”. Dalla sinistra del Partito democratico, e’ Barbara Pollastrini a chiedere, “mobilitiamoci per il cessate il fuoco e la diplomazia. Anche cosi’ si aiuta la resistenza ucraina che sentiamo nostra. Papa Francesco chiama ogni coscienza al rischio per l’intera umanita’”.


Nel frattempo tra deep state statunitensi e russi, da qualche settimana è ripreso il dialogo, al momento ancora estremamente riservato. Trattative segrete e scenari ancora in fase embrionale. “Uno scenario potrebbe essere il passo di lato di Putin “concordato” coi suoi e pace negoziata da Usa e Turchia” spiega una fonte a conoscenza del dossier. Il timore però è che “non accadrà a breve e che nel frattempo gli ucraini faranno di tutto per andare fino in fondo”. La guerra proseguirà fino alla ricerca della capitolazione di Mosca. Il che potrebbe portare a conseguenze imprevedibili. Ecco perché russi e americani hanno ricominciato a parlarsi. Putin per tentare di salvare la faccia, Biden per scongiurare l’apocalisse nucleare.