Mwepu costretto a lasciare la sua carriera da calciatore per una malattia cardiaca. E’ questa la triste notizia del giorno che rivela un problema sempre più frequente nel mondo del calcio negli ultimi anni. L’episodio capitato ad Eriksen aveva lanciato l’allarme nel mondo dello sport, con diverse società che stanno monitorando con più frequenza i propri tesserati. Dopo Sebastien Haller del Borussia Dortmund, un altro giocatore di un club europeo costretto ad interrompere l’attività per un problema di natura medica. Mwepu era il regista del Brighton, squadra nelle mani di Roberto De Zerbi dopo l’approdo di Graham Potter al Chelsea.

Mwepu deve ritirarsi: il comunicato del Brighton

Dopo aver scoperto la malattia cardiaca ereditaria, Enock Mwepu ha dovuto appendere gli scarpini al chiodo a soli 24 anni. Il Brighton, società che detiene il cartellino del giocatore, lo ha comunicato con una nota ufficiale: “Enock Mwepu è stato costretto a interrompere la sua carriera da giocatore in seguito alla diagnosi di una malattia cardiaca ereditaria. La condizione, che può peggiorare nel tempo, metterebbe Enock a un rischio estremamente elevato di subire un evento cardiaco potenzialmente fatale, se dovesse continuare a giocare a calcio competitivo”. Il ragazzo zambiano si era ammalato in Mali durante la sosta con la sua Nazionale, addirittura ricoverandosi in ospedale. Dopo diversi accertamenti è emersa una condizione cardiaca di tipo ereditario che si manifesta più tardi nella vita. “Al è stato consigliato che l’unica opzione, per il bene della sua stessa sicurezza, è che smetta di giocare a calcio” – la fine del comunicato della società inglese. Anche l’allenatore Roberto De Zerbi ha speso parole commoventi per il classe 1998: “Mi dispiace tanto per Enock. Prima del mio arrivo ho guardato tutta la squadra, ed era un giocatore con cui non vedevo l’ora di lavorare. Faremo di tutto per aiutarlo“. Con la maglia dei Seagulls ha collezionato 27 presenze con 3 reti e 6 assist complessivamente.

La lettera del ragazzo dopo il ritiro

Così Mwepu, dopo la triste notizia ricevuta, ha ringraziato tutte le persone che gli sono state vicino in carriera: “Un ragazzo da una piccola città dello Zambia chiamata Chambishi ha delle news da dare. Il mio sogno di giocare ad alti livelli non era semplice da seguire e devo ringraziare Dio per avermi fatto vivere una realtà chiamata Premier League. Certi sogni sono destinati a finire e con grande dispiacere annuncio che devo appendere gli scarpini al chiodo per la mia situazione sanitaria. Non sarà la fine della mia presenza nel mondo del calcio, mi sto adoperando già per restarci in altri modi. Ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno creduto in me giornalmente, inclusa mia moglie, la mia famiglia, il mio agente 12MAN, l’associazione dello Zambia, tutti i miei team, coach e specialmente il Brighton Hove & Albion”. Oltre al club inglese, il registra africano ha militato in un altro club importante come il Salisburgo, con il quale ha segnato 12 reti in 81 presenze. Con la Nazionale dello Zambia ha giocato 12 partite con 2 reti in cinque anni.