La guerra in Ucraina procede e, nelle ultime ore, le offensive russe sono particolarmente violente. Torna in auge, quindi, il discorso relativo all’invio di armi a sostegno della difesa del popolo ucraino. Il terzo polo, come ha più volte fatto capire, è per l’invio di armi senza se e senza ma. Lo ha ribadito, ospite di Metropolis, il leader Carlo Calenda. Nel farlo ha anche attaccato le forze politiche contrarie o, a sua detta, dubbiose circa l’invio: “Il sostegno all’Ucraina ogni giorno viene messo in dubbio dai Cinque stelle, da Salvini, Berlusconi e da un pezzo del Pd. La linea di Letta è netta e chiara, ma per un pezzo del Pd non è così”.
Sempre Calenda: “Ci sono linee di politica estera completamente differenti tra M5s e Pd da una parte e tra Berlusconi Salvini e Meloni dall’altra. La mia previsione è che se non cominciamo a gestire in modo più incisivo il costo dell’energia il sostegno agli ucraini comincerà a scemare rapidamente. Dietro la parola ‘pace’ c’è la parola ‘resa’ dell’Ucraina”.