Uffizi contro Jean Paul Gaultier per l’uso non autorizzato della Venere di Botticelli.
Le gallerie degli Uffizi di Firenze hanno intrapreso un’azione legale contro la nota casa di moda francese per aver utilizzato l’opera di Sandro Botticelli sui capi di abbigliamento.
Il capolavoro, “Nascita di Venere”, è senza dubbio una delle opere d’arte più famose ed amate in tutto il mondo.
Dipinta da Sandro Botticelli alla fine del Quattrocento, raffigura la dea dell’amore e della bellezza ed era originariamente destinata alla villa medicea di Castello.
Considerato uno dei dipinti iconici del Rinascimento italiano, il capolavoro è entrato a far parte della collezione artistica custodita nella Galleria degli Uffizi a Firenze dove si trova ancora oggi.
Uffizi contro Gaultier, cosa è successo
La casa di moda francese ha utilizzato l’immagine del capolavoro di Sandro Botticelli, custodito nel museo fiorentino, per la realizzazione di alcuni capi di abbigliamento poi pubblicizzati sui vari social e sul proprio sito web.
Nel farlo, la maison dello stilista Jean Paul Gaultier, però, non ha richiesto l’autorizzazione alle Gallerie degli Uffizi di Firenze per concordare le modalità dell’uso e il pagamento per i diritti di utilizzo, come è invece espressamente previsto dalla legge.
Gli abiti contestati, appartengono a una collezione presentata ad aprile, ispirata all’arte barocca e rinascimentale reinterpretata dalla Maison in chiave più pop e contemporanea.
Il Codice dei Beni Culturali, infatti, prevede che, l’uso di immagini di proprietà pubblica italiana “obbligatoriamente assoggettato a specifica autorizzazione ed al pagamento di un canone”.
In una nota, lo storico museo fiorentino ha precisato quanto imputato alla casa di moda francese scrivendo che:
“Ha infatti utilizzato l’immagine del capolavoro custodito nel museo per realizzare alcuni capi di abbigliamento, pubblicizzandoli anche sui propri social e sul proprio sito, senza chiederne il permesso, concordarne le modalità dell’uso e pagare il canone così come è invece espressamente previsto dalla legge”.
Inoltre, l’ufficio legale delle Gallerie ha sottolineato di aver agito fin da subito spiegando che:
“Si è subito attivato, inviando alla casa di moda una lettera di diffida nella quale si intimava il ritiro dal mercato dei capi con l’immagine della Venere o, in alternativa, di contattare quanto prima il museo per stringere l’accordo commerciale necessario a sanare l’abuso compiuto”.
Cosa è successo dopo la diffida inviata alla maison francese
Nonostante la lettera di diffida sia stata inviata dagli Uffizi alla maison francese lo scorso aprile, questa non è mai stata presa in considerazione.
L’azione intrapresa dagli Uffizi contro Gaultier non ha sortito i risultati sperati, il museo fiorentino ha deciso di avviare un’azione legale.
Gli Uffizi hanno quindi deciso di passare alle vie giudiziarie per ottenere il ritiro degli abiti ‘illegittimi’, oltre che, il pagamento di un risarcimento danni.
In merito alla questione è intervenuto anche il sottosegretario al ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, che nel corso di un’intervista a “Agenzia CULT” ha affermato:
“Ha fatto benissimo il museo degli Uffizi a intraprendere un’azione legale nei confronti della maison dello stilista francese Jean Paul Gaultier accusata di aver usato senza autorizzazioni l’immagine della Venere di Botticelli. È necessario controllare e gestire come vengono usate le immagini del nostro patrimonio culturale. Questo è un macro esempio, la violazione, per come appaiono le cose, è sotto gli occhi di tutti e bene hanno fatto gli Uffizi. Tuttavia, troppo spesso ancora c’è un uso illegittimo delle immagini dei nostri musei. In alcuni casi addirittura, oltre a un uso improprio, viene sminuita l’importanza del monumento stesso, magari attraverso l’abbinamento a realtà non all’altezza dell’immagine utilizzata”.
Per la Borgonzoni, infatti, anche il comportamento della maison francese di non rispondere alle richieste degli Uffizi è da ritenersi scorretto.