La Polizia nazionale tedesca ha avviato un’indagine ufficiale per sabotaggio a seguito del sospetto blackout che ha interrotto il trasporto ferroviario in tutta la Germania settentrionale.

Almeno due gli episodi sospetti, a 550 chilometri di distanza uno dall’altro, dove i cavi dell’alta velocità sono stati tagliati: a Herne, nel cuore della Renania-Westfalia, e a Hohenschoenhausen, quartiere periferico di Berlino.

Germania, il capo della cybersicurezza principale sospetto del sabotaggio al sistema ferroviario

Al vaglio delle principali istituzioni tedesche c’è la figura di Arne Schoenbohm, capo della cybersicurezza della Germania, che secondo il ministro dell’Interno Nancy Faeser sarebbe l’anello di collegamento nell’atto di sabotaggio avvenuto questa mattina lungo la rete ferroviaria.

Nel mirino i suoi rapporti con i servizi segreti russi, l’onorificenza ricevuta in passato da Putin e alcune coincidenze fin troppo plateali. A convalidare questa tesi contribuisce proprio la lontananza geografica dei due nodi colpiti, chiaro indice che qualcuno conoscesse molto bene i punti strategici da oscurare.

L’episodio è avvenuto sabato mattina, con la Deutsche Bahn (la Trenitalia teutonica) che aveva parlato di “guasti tecnici” non meglio imprecisati. Dopo tre ore e notevoli ritardi per migliaia di passeggeri diretti nelle principali città della Germania settentrionale, come Amburgo, Berlino e Rostock, la circolazione è ripresa con una parvenza di normalità. Bloccati anche i collegamenti internazionali con Amsterdam, Parigi e Bruxelles. In ogni caso, i passeggeri tedeschi obbligati a muoversi nell’area interessata dovranno ugualmente fare i conti con i tempi di ripristino di un servizio ottimale.

A finire ko il sistema wi-fi di bordo, conosciuto con l’acronimo GSM-R, che gestisce le comunicazioni mobili tra il treno e la centrale operativi per regolare il traffico ferroviario.

Se si considera l’attacco missilistico di questa mattina all’edificio che ospita l’ambasciata tedesca a Kiev sembrerebbe un attacco pianificato in anticipo contro la Germania, a cui si somma un altro caso di presunto sabotaggio: quello dei gasdotti Nord Stream.