Bonus 150 euro come fare domanda. L’indennità una tantum introdotta dal governo Draghi nel decreto Aiuti ter prevede tempi di erogazione diversi per i beneficiari.
Bonus 150 euro come fare domanda
Il bonus, come spiegato dal premier Mario Draghi, interessa 22 milioni di italiani. È rivolto a chi percepisce redditi inferiori a 20mila euro lordi annui. Alcune categorie, come pensionati e percettori di reddito di cittadinanza, lo ricevono in automatico, altre devono compilare un’autocertificazione (i lavoratori dipendenti). Altre ancora – se hanno i requisiti – devono inviare la domanda all’Inps: collaboratori coordinati e continuativi, dottorandi e assegnisti di ricerca, lavoratori stagionali a tempo determinato e intermittenti, lavoratori dello spettacolo. Per altre categorie, anche per evitare i casi di doppia erogazione, il bonus arriverà più tardi, presumibilmente da dicembre in poi. Si deve attendere, infatti, che i datori di lavoro dei lavoratori dipendenti presentino tutte le denunce di recupero delle somme anticipate in compensazione. Parliamo di disoccupati con indennità Naspi e Discoll o disoccupazione agricola; beneficiari dei bonus Covid previsti dai Decreti Sostegni e Sostegni bis; lavoratori autonomi privi di partita Iva e non iscritti ad altre forme previdenziali; incaricati alle vendite a domicilio
Decreto Aiuti, a chi spetta il bonus da 150 euro?
Nella bozza del decreto legge aiuti ter si legge:
Ai lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli con rapporto di lavoro domestico, aventi una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro è riconosciuta per il tramite dei datori di lavoro, nella retribuzione erogata nella competenza del mese di novembre 2022, una somma a titolo di indennità una tantum di importo pari a 150 euro.
L’indennità una tantum di 150 euro è prevista anche per i lavoratori autonomi a condizione che, nel periodo d’imposta 2021, abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, e ‘in favore dei soggetti residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione.