Il ct Marco Villa è contento di quanto fatto da Filippo Ganna durante il record dell’ora, registrando la distanza di 56,792 km. Un record clamoroso per il ciclista azzurro che ha battuto la distanza di Bigham, e pure migliorato il record di sempre sull’ora che apparteneva a Chris Boardman. Il ct ha spiegato l’evoluzione di Ganna come corridore, da quando è diventato professionista al momento del grande record registrato a Grenchen. Ora c’è un Mondiale da andare a prendere. Questo record dell’ora influirà sicuramente sulle prestazioni di Filippo Ganna, ma verrà lasciato a riposo in questi giorni.

Ganna e il sogno del record dell’ora

Il ct Marco Villa a Bici.Pro ha commentato in questa maniera:

“Il record dell’ora era uno degli obiettivi che Ganna sognava da quando è passato professionista. Però lo abbiamo tenuto, abbiamo rispettato i passaggi giusti e lui ha fatto la crescita giusta. Doveva guadagnare oltre che di potenza e velocità, anche la resistenza che serve per portare a termine il record dell’ora. E insomma, s’è visto negli ultimi 5 o 6 minuti che la resistenza ci vuole. Perché se non avesse avuto nelle gambe il Giro e il Tour, magari non avrebbe superato la crisi che ha avuto nel finale sul filo dei 57 all’ora. A un certo punto gli abbiamo detto di stare calmo, ma lui mi ha fatto il segno col pollice come per dire. Sto bene, vado!

La strategia di Ganna

“L’ora mi è passata anche perché avevamo delle tabelle da dargli ogni 5 minuti e dovevo guardarlo negli occhi per capire come stava. E lui stava bene e questo forse l’ha un po’ tradito. Dopo la mezz’ora è andato troppo. Avrebbe dovuto girare a 15”700 oppure 15”600, invece è andato subito a 15”300. Ha recuperato su Boardman, però mancava ancora mezz’ora. Si avvicinava velocemente ai 57 che era il terzo obiettivo, però forse ha iniziato troppo presto e alla fine ha avuto quel lieve calo”